“Nonostante nel testo della Legge di Stabilità Regionale, recentemente approvato in giunta, si preveda, per il Personale ASU, un’ennesima proroga fino al 2026, esprimiamo profonda insoddisfazione riguardo al mancato inserimento di una previsione normativa riguardo al processo di stabilizzazione del personale ASU. Ciò nonostante i roboanti annunci di stabilizzazione del presidente Schifani, fatti sin dal suo insediamento, i quali sono stati seguiti da un incontro, solo apparentemente promettente, con l’assessore al Lavoro, rappresentato dal dott. Cusumano, e con l’Assessore Regionale all’Economia, On. Marco Falcone, che lasciava ben sperare”. A dichiararlo sono i Responsabili Sindacali di FP Cgil , CISL FP, Uil Temp, UGL Ale, UGL Autoomie Sicilia, Confintesa, Cobas Codir, USB;
I sindacati
“Il 26/09/2023 – commentano i sindacalisti – siamo stati convocati presso la Presidenza della Regione Siciliana per discutere sulle modalità di stabilizzazione del personale ASU. Tale incontro, purtroppo, è rimasto l’unico atto di momentaneo interesse del Governo Regionale, dopodiché il nulla assoluto”.
“Nel corso dell’incontro – continuano i sindacalisti – abbiamo rappresentato come le nuove disposizioni di cui all’articolo 2 della Legge 10/08/2023, n. 112, potessero rappresentare la soluzione dell’ormai annosa vertenza sulla stabilizzazione del Personale ASU. La norma nazionale, infatti, prevede l’assunzione di tale personale anche in deroga ai fabbisogni dell’Amministrazione Regionale”.
La polemica
“E invece – proseguono i rappresentanti di FP Cgil , CISL FP, Uil Temp, UGL Ale, UGL Autoomie Sicilia, Confintesa, Cobas Codir, USB, – nonostante le dichiarazione di facciata di considerare come indirizzo prioritario la stabilizzazione dello storico precariato, il Governo Regionale ha manifestato tutta la sua incapacità di tradurre tale indirizzo in azioni concrete. I lavoratori ASU, in attesa di una stabilità occupazionale, non possono continuare ad accettare spot elettorali al posto di soluzioni pratiche”.
“Abbiamo ribadito proprio oggi – concludono i sindacalisti di FP Cgil , CISL FP, Uil Temp, UGL Ale, UGL Autoomie Sicilia, Confintesa, Cobas Codir, USB – la richiesta di una audizione congiunta delle Commissioni Lavoro e Bilancio, al fine di affrontare e risolvere la vertenza sulla stabilizzazione del Personale ASU, avvertendo che lo stesso Personale, non solo non tollererà ulteriori ritardi, ma le promesse non mantenute daranno luogo a mobilitazioni eazionisindacali che tenderanno a paralizzare tutti i settori dove il medesimo Personale ASU presta la propria attività lavorativa”.
Sindacati insoddisfatti
“Il testo della Legge di Stabilità regionale non presenta alcun riferimento alla stabilizzazione del personale Asu e non possiamo che manifestare la nostra insoddisfazione. Rappresenta una battuta di arresto sia rispetto ai tentativi avviati nei precedenti anni che in relazione agli annunci fatti dal governo Schifani nell’incontro con le parti sociali”. A dichiararlo sono i rappresentati sindacali di Fp Cgil Sicilia, Cisl Fp Sicilia, Uil Temp, Ugl Ale, Ugl Autonomie Sicilia, Confintesa, Usb che aggiungono: “Unico elemento positivo è la proroga dei rapporti al 2026”.
I sindacati ricordano che, in occasione dell’incontro dello scorso 26 settembre, sono stati convocati presso la presidenza della Regione Siciliana per discutere sulle modalità di stabilizzazione del personale Asu.
“Nell’ incontro, rimasto l’unico atto di momentaneo interesse del governo regionale, – affermano – abbiamo evidenziato il fatto che le disposizioni nazionali, introdotte per la stabilizzazione degli Asu, rappresentino una buona soluzione per giungere all’epilogo positivo della vertenza. La norma nazionale, infatti, prevede l’assunzione di tale personale anche in deroga ai fabbisogni dell’amministrazione regionale. Non ne è conseguita, però – aggiungono -, nessuna azione concreta”. Da qui la richiesta di convocazione. “Abbiamo ribadito proprio oggi – concludono i sindacalisti di Fp Cgil , Cisl Fp Sicilia, Uil Temp, Ugl Ale, Ugl Autonomie Sicilia, Confintesa, Usb – la richiesta di una audizione congiunta delle Commissioni Lavoro e Bilancio, al fine di affrontare e risolvere la vertenza sulla stabilizzazione del personale Asu, avvertendo che lo stesso personale, non solo non tollererà ulteriori ritardi, ma le promesse non mantenute daranno luogo a mobilitazioni e azioni sindacali tendenti a paralizzare tutti i settori dove il medesimo personale Asu presta attività lavorativa”.
Commenta con Facebook