- Avvio procedure di stabilizzazione Personale ASU in servizio presso l’Ente Utilizzatore Regione Siciliana
- Chiesto avvio processo di fuoriuscita e di stabilizzazione del Personale ASU in servizio presso il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
- I sindacati chiedono di avviare l’integrazione oraria full time (36 ore settimanali) del personale
“Nel corso dell’incontro, tenuto in videoconferenza, è emerso che la causa principale dell’impugnativa dell’articolo 36 della legge di stabilità regionale 9/2021 risiederebbe nel fatto che la norma regionale avesse sconfinato apertamente al di fuori della competenza legislativa riservata alla Regione, anche considerando la specificità riconosciuta al proprio Statuto, in quanto interverrebbe, in via generale della materia degli enti locali i quali sono soggetti alla normativa statale di cui al decreto legislativo numero 267/2000”, lo scrivono le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori Asu della Regione Siciliana.
Non ci sono dubbi sulla costituzionalità
La stabilizzazione può andare avanti. Secondo i segretari regionali, “l’impugnativa della norma regionale da parte dello Stato, non rileva dubbi sulla costituzionalità della possibile stabilizzazione del Personale ASU in servizio presso il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, nei ruoli dell’Amministrazione Regionale, nella qualità di Ente Utilizzatore”.
Obbligo di piano di fuoriuscita e stabilizzazione
A tal proposito sono note le prescrizioni impartite dall’articolo 8 del decreto legislativo 468/97 tenuto in vita dall’articolo 26 comma 12 del decreto legislativo 150/2015, dal decreto legislativo 81/2000 e dalla legge regionale 24/2000 la quale obbliga gli Enti Utilizzatori a predisporre il piano di fuoriuscita e di stabilizzazione occupazionale del personale LSU/LPU. Pertanto, per le ragioni sopra esposte, si chiede un urgentissimo incontro al fine di avviare il processo di fuoriuscita e di stabilizzazione del Personale ASU in servizio presso il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e, nelle more, avviare l’integrazione oraria full time (36 ore settimanali) del medesimo personale.
La Regione spiazzata dall’impugnativa
Ieri l’incontro del tavolo di consultazione permanente sulle problematiche relative al personale impiegato in attività socialmente utili istituito nei mesi scorsi dall’assessorato al Lavoro. Al centro dell’incontro, l’impugnativa, da parte del Consiglio dei Ministri, dell’articolo 36 della Finanziaria regionale sulla stabilizzazione del personale Asu. “Siamo rimasti spiazzati e non possiamo che condividere il malessere dei rappresentanti dei lavoratori per l’impugnativa – ha dichiarato Scavone – Il governo Musumeci oggi ha comunque manifestato l’impegno ad andare avanti nella maniera più veloce possibile per chiudere una delle pagine più buie del precariato storico. Parliamo di 4.571 risorse umane e professionali che sono diventate, nel tempo, indispensabili al normale funzionamento degli enti locali. È una vicenda su cui bisogna continuare a lavorare in un’ottica di concertazione, con il contributo di tutti e senza divisioni di parte. D’altronde oggi abbiamo registrato da parte di tutti, governo, sindacati e rappresentanti degli enti locali, la ferma volontà di continuare a lavorare insieme per trovare una soluzione”.
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