- Il vaccino AstraZeneca non sarà più somministrato alle Forze dell’Ordine
- Lo ha deciso il ministero degli Interni
- Il sindacato di Polizia M.P. aveva chiesto al Capo della Polizia di utilizzare altri vaccini
Stop alla somministrazione di AstraZeneca alle forze dell’ordine. La decisione era nell’aria, e adesso è arrivato il verdetto definitivo.
La decisione del ministero degli Interni
Il vaccino della società anglo-svedese AstraZeneca non sarà più somministrato alle forze dell’ordine, lo comunica il ministero degli Interni in una comunicazione riservata e precisa altresì che “le dosi non utilizzate dovranno essere conservate nel rispetto delle norme”.
La richiesta in una lettera inviata al Capo della Polizia
Pochi giorni fa, una lettera era stata inviata al capo della Polizia Lamberto Giannini, dal Segretario Generale del sindacato di Polizia M.P., Antonino Alletto, chiedendo con urgenza di bloccare definitivamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca, oggi denominato Vaxzevria, al personale della Polizia di Stato.
Il sindacalista aveva sottolineato la possibilità di ulteriori opzioni vaccinali, esortando il Capo della Polizia a predisporre una soluzione alternativa per la immunizzazione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato al COVID-19, ricordando che ad oggi la somministrazione del vaccino è su base volontaria, e che fino a quando non erano sorte le abnormi contraddizioni sulle correlazioni avverse di tipo tromboembolico, il numero di adesioni del personale si rilevava elevatissimo, e che una possibile inversione di tendenza, dovuta a quanto evidenziato, può in qualche modo determinare una sovraesposizione del personale nell’ambito lavorativo.
Segnalati numerosi effetti collaterali
Adesso la svolta. Agenti della Polizia di Stato, Carabinieri, Finanzieri, ma anche militari di Esercito, Aeronautica e Marina non saranno più sottoposti alla somministrazione del preparato anglo-svedese. La decisione è stata maturata in seguito agli effetti collaterali, segnalati da un alto numero di agenti in seguito all’inoculazione e che li avevano costretti a casa.
Rimangono comunque estremamente rari i casi di trombosi ed emorragie cerebrali, ma sono in molti a lamentare effetti collaterali più comuni in seguito all’inoculazione quali aumento della temperatura corporea, spossatezza e gonfiore, nausea e problemi gastro-intestinali.
L’Agenzia europa del farmaco (Ema) era precedentemente giunta alla conclusione “che i trombi inusuali associati a bassi livelli di piastrine debbano essere elencati effetti indesiderati molto rari di Vaxzevria”. Sempre l’Ema ha tuttavia dichiarato “che il rapporto rischio-beneficio complessivo rimane positivo”.
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