La commissione ai Trasporti dell’Ars non mostra estrema sorpresa rispetto alla bufera che ha coinvolto l’Ast, la partecipata della Regione che si occupa di trasporto pubblico. Anzi, la presidente dell’organismo parlamentare, Giusi Savarino, rivela delle continue audizioni che sono state fatte in questi anni con i vertici dell’azienda e le criticità emerse. “Abbiamo spesso convocato in IV commissione i vertici dell’Ast per verificare la loro azione e il loro piano industriale, – sottolinea la Savarino – le criticità emerse ci hanno allarmato”.
“Controllo continuo”
“Abbiamo sempre esercitato un controllo attento sull’Ast, nei limiti delle nostre funzioni, – precisa la Savarino – e, com’è successo nell’ultima audizione il 28 luglio, segnalato irregolarità alla commissione antimafia affinché approfondisse, come nei loro compiti. Nell’ultima seduta della commissione ambiente infatti, erano emerse criticità nelle assunzioni attraverso la società interinale, come segnalato anche dal collega Sergio Tancredi e dall’Ugl regionale. Il presidente Tafuri si era impegnato in quella sede a superare l’uso dell’agenzia interinale, ritenuto dalla commissione un abuso eccessivo, in quanto il suo utilizzo può essere giustificato solo per brevi periodi e non certo per una mole così massiccia di operatori”.
Dubbi anche nel ramo degli aeroservizi
La presidente della IV commissione evidenzia inoltre che erano anche emerse preoccupanti criticità nel ramo societario Ast aeroservizi nella gestione dell’aeroporto di Lampedusa, con gravi ripercussioni nei rapporti con Enac, tanto da scaturire in inchieste e denunce penali. La pesante situazione creatasi, ha portato Enac ad avviare l’iter per revocare l’autorizzazione alla gestione dell’aeroporto di Ast, allarmando lavoratori e un’intera comunità lampedusana, come emerso dall’audizione del sindaco. “Per questi motivi – aggiunge la Savarino – siamo intervenuti approvando una risoluzione, con la quale si è chiesto al governo regionale, per il tramite dell’assessore alle Infrastrutture e trasporti, di adottare misure idonee a salvaguardare quello scalo, anche attraverso un piano industriale alternativo, che veda concentrato in un’altra società più competente la gestione. Mi risulta che il governo Musumeci abbia conseguentemente approvato una delibera di giunta in cui dava indicazione all’Ast di cedere il ramo aziendale ad Airgest, che ha uno skill riconosciuto e solido. Anche su questa tema abbiamo mandato atti, registrazioni e verbali alla commissione antimafia. Non mi risulta, al momento, che si sia mai convocata sul tema”.
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