In Sicilia le donne che hanno subito violenza che ha portato a una deformazione o ad uno sfregio permanente del viso, e gli orfani di femminicidi, potranno essere assunti per chiamata diretta dalla pubblica amministrazione. Lo prevede una norma della legge stralcio alla finanziaria, approvata stamani dall’Assemblea regionale siciliana. Si tratta di una integrazione alla legge regionale che già prevede questi benefici per le vittime di mafia. A poter assumere sono la Regione, gli enti locali, le aziende sanitarie e gli enti o gli istituti dagli stessi vigilati. Non si tratta come detto di una norma approvata in finanziaria ma una noma della legge stralcio che dovrà essere approvata

La relazione

Nella relazione tecnica alla norma approvata si legge: “La presente proposta, nasce della necessità di lavorare sia sul fattore culturale che sulla cosiddetta percezione del problema concernente la violenza sulle donne, considerato il continuo aumento delle vittime di femminicidio nel territorio regionale. Si tratta di un primo tassello utile all’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, con danni permanenti e visibili, ma anche dei figli orfani di madre, causato dal femminicidi”.

In Sicilia banca potrà congelare gameti per fecondazione

Anziché distruggerli per il mancato utilizzo, i gameti femminili prelevati e donati, in Sicilia, potranno essere congelati e conservati nella Banca di Sciacca, già specializzata nel cordone ombelicale, a disposizione di chi vorrà effettuare una fecondazione medicalmente assistita eterologa, “costretto finora a recarsi all’estero per acquistare i gameti dalle banche specializzate”. E’ quanto prevede una norma della legge stralcio alla finanziaria, approvata questa mattina dall’Assemblea regionale siciliana. Il legislatore siciliano sottolinea che “l’ultimo rapporto Istat descrive una situazione demografica allarmante: culle vuote e popolazione sempre più anziana”.

Il rapporto

“Nel 2022 i nuovi nati sono stati 393mila, il dato più basso dall’Unità d’Italia – si legge nella relazione tecnica – Prosegue così la tendenza a non avere figli o a farne meno, con un’età media al parto che si attesta sui 32,4 anni. Oggi sono in atto una serie di cambiamenti nelle dinamiche sociali e familiari che stanno ridefinendo il volto della popolazione italiana, con famiglie che tendono appunto ad avere meno figli e sempre più tardi”. E “se da un lato molte coppie decidono volontariamente di rinunciare a mettere al mondo dei bambini, dall’altro crescono quelle che non riescono a coronare questo sogno: secondo dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità 1 persona su 6 ha problemi di infertilità”. “L’Italia è uno dei paesi più toccati da questa malattia, riconosciuta ormai dall’Oms come tale e definita come l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti – prosegue il legislatore – L’infertilità in Italia riguarda circa il 15-20% delle coppie. Possiamo dire che il calo demografico ha raggiunto livelli drammatici. Allo stato attuale i gameti prodotti non utilizzati vengono distrutti, al tempo stesso chi vuole effettuare una fecondazione medicalmente assistita eterologa è costretto a recarsi all’estero. Pertanto, il presente emendamento si rende necessario al fine di sopperire alla necessità di rivolgersi a banche estere con costi che vengono sostenuti dalle coppie”.

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