Assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di sequestro di persona e e omissione d’atti d’ufficio. Si conclude così il processo Open Arms con un verdetto che coglie di sorpresa le Ong.
Una decisione che non è stata facile da prendere. giudici hanno impiegato l’intera giornata rimanendo chiusi in camera di Consiglio. La sentenza era annunciata per le 18 ma è arrivata circa un’ora e mezza dopo.
“Sono felice, dopo tre anni ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia. Ha vinto il concetto che difendere i confini e la Patria e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto” ha detto a caldo Matteo Salvini “Vado avanti ancora più determinato dopo una sentenza che non assolve solo Matteo Salvini ma assolve una idea di Paese. chi usa gli immigrati per fare battaglie politiche oggi ha perso. da domani torno a lavorare in ufficio con passione, grinta ed energia. Abbiamo rischiato sì ma chi non rischia non ottiene. Oggi il Tribunale di Palermo come prima il Tribunale di catania ha sancito una bellissima giornata. Buona Natale a tutti”
Immediata la reazione dell’eurodeputato ed ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando per il quale
“I magistrati hanno svolto il loro ruolo e ritengo sia importante aspettare le motivazioni. L’assoluzione, però, non può prestare il fianco a facili strumentalizzazioni. Questa vicenda non deve e non può rimanere chiusa nelle aule di un tribunale. Richiama a una precisa responsabilità etica e politica: le vite dei migranti si salvano, le Ong non si criminalizzano”, ha detto l’europarlamentare di Avs.
“Salvini – ha aggiunto Orlando – ha utilizzato questo processo contribuendo a minare la credibilità delle istituzioni e l’assoluzione, di certo, non cancella comportamenti inaccettabili in spregio della vita umana”.
3 anni di processo per un totale di 24 udienze che hanno visto l’audizione di 45 testimoni.
L’ex ministro dell’Interno e attuale ministro dei trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, dopo aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, soccorse dalla ONG Open Arms nel corso di 3 salvataggi nell’agosto 2019.
6 anni di reclusione oltre alle pene accessorie era stata, durante l’udienza del 14 settembre 2024, la richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Palermo per l’attuale Vicepremier che all’epoca dei fatti era a capo del Viminale, imputato del processo in riferimento alla missione 65 della ONG Open Arms svoltasi ad agosto del 2019. Quasi 30 le parti civili. tutte Ong o associazioni politicamente schierate. Stasera l’assoluzione