L’ex pm Antonio Ingroia è stato assolto in appello dall’accusa di peculato per il rimborso delle spese di vitto e alloggio e per la riscossione di indennità di risultato quanto era stato nominato dall’ex presidente della Regione Rosario Crocetta quale liquidatore della società a capitale interamente pubblico di Sicilia e Servizi.
In primo grado l’ex magistrato era stato condannato a un anno e dieci mesi pena sospesa. Difeso dagli avvocati Enrico Sorgi e Mario Serio già in primo grado era stato assolto dal capo a quello dell’indennità di risultato e condannato per il rimborso delle spese di vitto e alloggio.
Gli erano stati contestati dalla procura un’indennità di risultato pari a 117 mila euro e oltre 10 mila euro di spese e 7 per l’alloggio in albergo. Adesso è stata revocata la condanna inflitta in primo grado per peculato per rimborso spese di vitto e alloggio e riconosciuta l’insussistenza del fatto per il peculato per riscossione di indennità di risultato, rispetto a cui in primo grado l’assoluzione era stata pronunciata con la formula perché il fatto non costituisce reato mancanza di dolo.
Il collegio presieduto da Adriana Piras ha disposto la revoca della pena accessoria e la revoca della confisca delle somme di denaro.