Palermo

Processo all’ex sindaco di Bagheria, assolti Patrizio Cinque e l’ispettore della municipale Chiappone

I giudici della corte d’appello presieduti da Adriana Piras hanno assolto l’ex sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e l’ispettore della polizia municipale Domenico Chiappone. In primo grado erano stati condannati a otto mesi ciascuno di carcere con la sospensione condizionale della pena.

I giudici hanno accolto le tesi dei difensori Antonio Di Lorenzo, Salvo Priola, Vincenza Scardina e Filippo Liberto. L’ex sindaco dei Cinque Stelle e l’agente della polizia municipale era stata contestata la rivelazione del segreto d’ufficio in merito alla costruzione abusiva del cognato del sindaco.

Gli avvocati hanno sostenuto che c’era alcun segreto visto che il sindaco avrebbe avuto il diritto di conoscere gli atti. In primo grado erano già caduti diversi capi d’imputazione per l’ex primo cittadino. Adesso in appello arriva l’assoluzione.

Leggi anche

Patrizio Cinque rinviato a giudizio con altri 23 imputati

La sentenza di primo grado

Il tribunale di Termini Imerese presieduto da Vittorio Alcamo aveva assolto, in primo grado, tutti gli imputati nell’inchiesta nata nel 2017 che aveva ruotava attorno all’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco di Bagheria Patrizio Cinque eletto nel Movimento 5 Stelle, di cui non fa più parte. La richiesta di condanna era di un anno e sette mesi. Gli avvocati Antonio Di Lorenzo, Rosalba Scardina e Filippo Liberto avevano già annunciato ricorso in appello.

La vicenda

La vicenda riguarda un caso di abusivismo edilizio del cognato del sindaco. Chiappone ne parlò con Cinque che chiamò il cognato. In realtà era stata opera di un anonimo.

Leggi anche

Rinviato a giudizio il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, è accusato da una dirigente di abuso d’ufficio e stalking

Contestata la rivelazione di segreto di ufficio

Agli imputati era stata contestata la rivelazione del segreto di ufficio. La difesa ha invece sostenuto che non ci fosse alcun segreto perché in ogni caso per legge il sindaco, in quanto tale, avrebbe avuto diritto di conoscere i fatti. Sono stati assolti l’ex sindaco Patrizio Cinque sulla presunta turbativa d’asta per l’affidamento diretto da 5 milioni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per il falso ideologico e la storia dell’affidamento del Palazzetto dello Sport.

Leggi l'articolo completo