Gli studenti disabili delle scuole siciliane senza assistenza igienico-personale, alla ripresa delle lezioni al termine delle vacanze natalizie, a causa della lenta e contorta burocrazia.
Una situazione paradossale, che si aggiunge alla totale precarietà del servizio svolto, appreso stamattina dagli assistenti agli studenti disabili precari delle cooperative sociali, durante un incontro con un dirigente dell’ufficio Politiche sociali della Città metropolitana di Palermo. Questi servizi, già precari ed erogati a singhiozzo da vent’anni a causa della carenza di fondi, non potranno essere riattivati, dopo l’ennesima sospensione, a causa della rinuncia da parte di una delle quattro cooperative che dal 7 novembre fino al 21 dicembre si era occupata dell’assistenza. Per questo motivo occorrerà rivedere i criteri di assegnazione dei quattro lotti aggiudicati nell’ultima gara d’appalto.
Nel mentre a pagarne le conseguenze saranno gli studenti disabili delle scuole superiori di Palermo e provincia, le loro famiglie e gli operatori che da 20 anni svolgono questi servizi e ancora una volta restano a casa.
“Una macchina burocratica che fa acqua da tutte le parti, – denuncia Giorgia Geraci, delegata dello Slai Cobas Palermo – nonostante gli uffici delle politiche sociali fanno sapere che si stanno attivando per trovare una soluzione.
Gli assistenti precari in protesta da stamattina davanti a Palazzo Comitini, sede della Città metropolitana di Palermo si sono recati alla sede del Comune per chiedere un incontro urgente con il sindaco metropolitano Leoluca Orlando per discutere di questa grave situazione e per chiedere il reintegro dei venti operatori rimasti fuori dal servizio dai primi di settembre.
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