Tagli nell’assistenza agli alunni disabili a Catania e in provincia. E’ quanto si legge in una nota del dipartimento 3° Servizio della Città Metropolitana firmata dalla dirigente Diane Litrico.

Con la nota viene comunicato agli enti accreditati che i servizi di integrazione scolastica a favore degli alunni disabili, quali assistenza all’autonomia e alla comunicazione e al servizio trasporti sono autorizzati fino al 31 dicembre.

“In applicazione del decreto del sindaco della Città Metropolitana di Catania del 28 ottobre del 2024 per quanto riguarda il servizio di assistenza all’autonomia e Comunicazione per gli studenti disabili il servizio viene autorizzato dal primo novembre con una riduzione del 15% rispetto alle ore settimanali previste dai rispetti al piano educativo individualizzato (Pei) di ogni alunno ad esclusione degli alunni con disabilità sensoriali. Le stesse regole anche per gli universitari”. Un numero di ore in meno a danno dell’alunno disabile e anche direttamente degli operatori che si vedono ridurre ulteriormente i compensi. Una decisione che va contro quando stabilito dall’equipe medica e psicopedagogica che ha in carico gli studenti assistiti.

A Palermo trovata una prima intesa dopo lo stato di agitazione

Trovata una prima soluzione per garantire i servizi agli alunni disabili delle scuole superiori a Palermo e in provincia. Le cooperative vista la grave crisi di liquidità avevano proclamato lo stato di agitazione. “Il presidente di Confcooperative sede di Palermo, Cesare Arangio ringrazia la Città Metropolitana che celermente ha trovato le prime soluzioni alle difficoltà di liquidità che si erano venute a creare, – si legge in una nota – dando ampia disponibilità a un dialogo sereno e costruttivo nel rispetto delle cooperative, dei lavoratori e soprattutto nel rispetto degli utenti beneficiari del servizio”.

“Le polemiche sulla stampa, che hanno visto la pubblicazione di atti ad uso interno ed istituzionale – aggiunge la nota – non sono frutto di riflessioni della nostra organizzazione sempre improntata al dialogo costruttivo, dove, come nel caso di Città Metropolitana, il dialogo concertativo è stato sempre proficuo e volto alla risoluzione delle problematiche”.