Assegno unico: il 50 per cento della platea degli aventi diritto non ha ancora presentato la domanda. Per chi l’ha presentata tra il 1 gennaio 2022 e il 28 febbraio il primo assegno è già arrivato. Della platea di aventi diritto fanno parte migliaia di lavoratori con figli minori, disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza, lavoratori autonomi e pensionati che nel nucleo hanno minori o maggiorenni disabili.
Cgil e Inca mettono a disposizione i propri uffici
La Cgil e il patronato Inca Cgil mettono i loro uffici a disposizione, dove è possibile ricevere tutta l’assistenza e richiedere agli sportelli sia il sostegno economico che l’Isee.
Prima si presenta la domanda, meglio è
“Coloro i quali presenteranno domanda entro giugno, avranno diritto all’assegno unico a partire da marzo, con gli arretrati – spiegano il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra e la direttrice Inca Cgil Palermo Emanuela Bortone – I lavoratori dipendenti e i pensionati che non hanno fatto ancora richiesta, dal primo marzo perdono il pagamento dell’assegno al nucleo familiare e le detrazioni d’imposta. Prima si presenta la domanda, meglio è: l’Inps, compatibilmente con le procedure tecniche, provvede al pagamento immediato”.
Caf e patronati Cgil in aiuto della platea degli aventi diritto
“Il Caf della Cgil, grazie all’integrazione del sistema informatico con il Patronato Inca Cgil – spiegano Piastra e Bortone – è in grado di provvedere contestualmente al rilascio dell’Isee e alla trasmissione dell’assegno unico in unica soluzione. Le nostre sedi si trovano in via Meli, 5, via Bevignani, 6, in piazza Montegrappa, in via Montalbo 144, a Brancaccio in Corso dei Mille 789, allo Zen in via Gino Zappa 126 e in tutti i comuni della provincia presso le Camere del lavoro zonali”.
Doppia ricarica del reddito di cittadinanza grazie all’assegno unico universale
Visto l’assegno unico universale per i figli l’importo della ricarica sarà doppio sia a marzo che ad aprile, per i percettori del reddito di cittadinanza. Una misura, prevista inizialmente fino allo scorso mese di dicembre, ma che è stata prorogata anche ai primi due mesi del 2022. Lo scopo è assicurare alle famiglie italiane i pagamenti Inps in attesa dell’entrata in vigore dell’assegno unico da marzo.
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