“Non esiste lotta alla mafia senza l’istruzione. Appena abbiamo saputo del finanziamento, abbiamo fatto i salti di gioia”. Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro di Brancaccio, commenta così il ritrovamento, da parte del comune di Palermo, dei 3,8 milioni di euro necessari a realizzare quanto previsto dal progetto relativo al futuro asilo nido di Brancaccio intestato alla memoria di padre Pino Puglisi.

Artale: “Stessa gioia di quando hanno arrestato Messina Denaro”

padre Pino Puglisi, Brancaccio

Un progetto, promosso proprio dal centro padre Nostro, che aveva perso i fondi a causa di una serie di lungaggini burocratiche che avevano fatto scadere i tempi. Liquidità poi rintracciate all’interno dei fondi PON Metro 2014-2020. Secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione, a breve saranno avviate le procedure di definizione del progetto e di avvio della gara d’appalto. I lavori dovranno terminare entro il 31 dicembre 2026.

Una buona novella accolta positivamente da Maurizio Artale, presidente della struttura del quartiere Brancaccio. “Abbiamo accolto la notizia come quando abbiamo saputo dell’arresto di Matteo Messina Denaro: abbiamo fatto i salti di gioia. Dopo tanta attesa, lavoro, l’impegno di donatori e professionisti, il tramonto del progetto sarebbe stato uno smacco che, tra l’altro, sarebbe occorso nel trentennale del martirio di padre Pino Puglisi”.

“Non esiste lotta alla mafia senza istruzione”

Maurizio Artale, Centro Padre Nostro Palermo

Le risorse saranno necessario a realizzare il progetto dell’asilo nella sua interezza, comprese le attrezzature, il mobilio e l’ala cucina. Strutture che erano state in un primo momento escluse a causa dell’aumento incontrollato dei prezzi dei materiali, causato dall’emergenza covid e dalle vicende di stampo internazionale relative alla guerra in Ucraina. Un’opera, quella che sorgerà a Brancaccio, di cui Maurizio Artale sottolinea l’importanza.

“Una struttura del genere è fondamentale. Non si può fare lotta contro la mafia o contro una qualunque organizzazione criminale senza istruzione. Lo aveva capito subito padre Pino Puglisi quando, nel 1990, si accorse che a Brancaccio mancava la scuola media. Fatto su cui si è speso per i successivi tre anni. Un progetto realizzato solo sette anni dopo l’uccisione di padre Pino Puglisi, anche lì con fortissimo ritardo. Dopo trent’anni, stiamo finalmente iniziando a realizzare l’asilo nido. Cosa avremmo insegnati ai bambini se questo progetto fosse tramontato? “Dobbiamo dare delle alternative. Ammazzano Puglisi perchè formava le coscienze, dava le alternative”.

 

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