La Regione siciliana stanzia la somma di 4 milioni di euro per investimenti in strutture per la prima infanzia. Al via un bando pubblico per attingere ai finanziamenti rivolti a diverse realtà economiche.
Approvato l’avviso pubblico per sostenere gli asili siciliani
In particolare, i 4 milioni di euro serviranno a per sostenere gli investimenti nelle strutture di servizi socio-educativi per la prima infanzia. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali ha approvato l’Avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo settore no profit. Si tratta di somme derivanti dalla quota residuale delle risorse trasferite dal Fondo nazionale per le Politiche della famiglia.
Ecco a chi è ricolto l’avviso della Regione
I destinatari dell’avviso, come si legge nel bando sono: associazioni di promozione sociale; imprese sociali, incluse le cooperative sociali; associazioni riconosciute, dotate di personalità giuridica; gli enti ecclesiastici riconosciuti, dotati di personalità giuridica; le fondazioni, a condizione che nel proprio atto costitutivo sia previsto che l’ente non persegua fini di lucro; lo svolgimento di attività in favore di minori.
L’obiettivo della Regione è aumentare il numero di bambini che frequentano gli asili
Le domande devono essere inviate entro le ore 13 del novantesimo giorno dalla pubblicazione dell’Avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. “Con questo importante finanziamento – dice l’assessore della Famiglia e delle Politiche sociali, Nuccia Albano – vogliamo agevolare la realizzazione di progetti d’investimento relativi all’adeguamento, alla rifunzionalizzazione e alla ristrutturazione di asili. L’obiettivo della Regione è incrementare la percentuale di bambini e bambine da 0 a 3 anni che usufruiscono dei servizi di prima infanzia, promuovendo così l’integrazione tra soggetti del Terzo settore no profit e Amministrazioni locali. La realizzazione nel territorio siciliano di una rete di strutture del privato sociale qualificate, a cui i Comuni possono rivolgersi per l’assorbimento delle liste d’attesa, contribuirà a potenziare le misure già messe in atto dalla Regione Siciliana, finalizzate a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata e a incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro”
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