La Fism siciliana (la Federazione che raccoglie le Scuole dell’infanzia paritarie) ha indetto tre giorni di protesta contro i tagli operati dalla recente legge finanziaria regionale.
Il sit-in si svolgerà in due fasi: venerdì (11 marzo) dalle 9 alle 17 in piazza Indipendenza. Sabato 12 e domenica 13 marzo dalle 9 alle 20 in via Generale Magliocco. “Malgrado le assicurazioni che ci erano state fornite – spiega Nicola Iemmola – l’ARS non ha più dato copertura finanziaria al Buono Scuola ed ha cancellato il sussidio previsto per le scuole materne con il quale si possono accogliere gratuitamente i bambini in disagiate condizioni economiche”.
Nel corso dei tre giorni genitori e gestori delle scuole inviteranno i cittadini a sottoscrivere una petizione che chiede il ripristino del Buono Scuola e di questi contributi e forniranno materiale illustrativo per far comprendere l’importanza e il valore che ricoprono in Italia tutte le scuole paritarie, dalla materna alle superiori.
“La Regione siciliana – precisa Iemmola – nega il diritto dei genitori a scegliere liberamente la scuola più confacente per i loro figli, malgrado più volte il Parlamento europeo abbia votato risoluzioni con cui si invita il Governo italiano a sostenere il pluralismo delle istituzioni educative”.
Le scuole dell’infanzia Fism sono diffuse capillarmente in tutti i comuni del territorio nazionale. In Sicilia sono circa 450 le scuole dell’infanzia federate alla Fism con circa 25.000 bambini frequentanti e 3.000 dipendenti, tra personale docente e non docente. Sono 120 le scuole primarie con cui la Regione ha stipulato una convenzione con circa 10.000 bambini frequentanti.
“Sembra che il Governo della Regione Siciliana, – si legge nel volantino predisposto – voglia perseguire un disegno finalizzato alla scomparsa di queste scuole con conseguente pregiudizio della pluralità dell’offerta formativa e della libera scelta educativa dei genitori”.
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