“Una mostra da ricordare”: queste le parole della professoressa Anna Maria Ruta, critico d’arte e presentatrice dell’esposizione di 24 opere del tutto inedite di 21 pittori siciliani che sarà visitabile a partire da domani tutti i weekend, fino al 30 ottobre, a Palermo presso Palazzo Petyx.
Un evento di notevole spessore culturale, realizzato con il contributo della Banca Popolare Sant’Angelo e dedicato alla memoria del presidente Nicolò Curella che ha improntato la lunga carriera su un costante connubio tra economia e cultura artistica.
Questa mattina si è tenuta a Palazzo Petyx, la presentazione alla quale hanno partecipato, oltre alla professoressa Ruta, Leonardo La Rocca, curatore dell’evento artistico, Ines Curella, direttore generale della Banca Popolare Sant’Angelo e il presidente Salvatore Vitale.
“Questo lavoro di ripescaggio credo che abbia un’importanza notevole – afferma Vitale – perché dimostra che oltre alla ‘facciata’ artistica c’è tutto un retro di altrettanto alto livello. Questa mostra conferma la presenza negli ultimi tempi, nel secolo scorso in particolare , di artisti e pittori in Sicilia, un campo nazionale di primissimo piano, molto più di quello che noi siamo abituati a credere, e soprattutto, far credere agli altri. C’è una sottovalutazione da questo punto di vista che dipende solo da noi e dagli strumenti divulgativi.”
L’esposizione comprende opere che attraversano un arco temporale di oltre due secoli, ma tutte legate dal fil rouge del “realismo sociale”. In mostra la scuola di nudi a partire dalla seconda metà del ‘7oo con Salavatore Lo Forte e Nicolò Giannone fino ad arrivare al ‘900 con Fausto Pirandello, Ugo Attardi ed Emilio Greco, definito da Picasso “il più grande disegnatore d’Europa”. E ancora il ritrattismo ottocentesco di Giuseppe Patania e Luigi di Giovanni, il paesaggismo siciliano di Francesco Lojacono, Antonio Leto , Michele Catti, Mario Mirabella , Pieri Guccione e Michele Ciacciofera, gli sguardi visionari di numerosi artisti altri siciliani, ovvero Salvatore Fiume, Gino Morici, Eugenio Catalano, Paola Semilia e Paolo Sallier de la Tour.
Presentate delle vere e proprie perle artistiche: tra loro “Figura di giovane” del maestro Renato Guttuso, uno dei cinque zolfaterelli realizzati su carta intelata. Di notevole interesse “Il pescatore” di Giuseppe Migneco, che unisce al realismo sociale elementi tipici del cubismo e “Il deposito di legnami” di Bruno Caruso (opera già esposta alle Rive Gauche di Parigi) dove -afferma la professoressa Ruta – “realtà e inclinazioni astratte si fondono in una sintesi perfetta”. In mostra anche “Falco sullo Stretto di Messina” in cui vi è il piccolo particolare di Leonardo Sciascia in sella a un cavallo bianco.
“Una mostra – afferma il gallerista Leonardo La Rocca -che nel suo catalogo, realizzando una sintesi perfetta delle correnti artistiche che hanno attraversato la Sicilia in questi due secoli, ha compreso tutte le tecniche pittoriche: china, acquarello, su carta, pastello su carta, olio su tela, olio su tavola, olio su masonite, acquaforte”.
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