Venerdì 22 dicembre, dalle 19 in poi è in programma “Cena futurista”. Dopo la presentazione del libro “Mozzarella in carrozza. Ricette d’artista”, l’Associazione Flavio Beninati continua ad alimentare il raffinato binomio Arte-Cucina, invitando amici e artisti alla cena futurista a cui si potrà accedere su invito.
Ironiche quanto irriverenti, assurde quanto ascetiche, le formule prescritte dai futuristi cimentatisi nell’elaborazione di ricette/ricerche – talora profumate con quella “salsa nazionale” che tanto sapeva del loro ardore belligerante e architettate in dettaglio nella presentazione (come le “Cotolette-tennis”) – tornano a vivere di nuova linfa.
La serata sarà caratterizzata da una spiccata componente performativa che vedrà la creazione estemporanea di opere da parte di artisti quali Manfredi Beninati, Laboratorio Saccardi (Vincenzo Profeta e Marco Barone) e tanti altri, a ritmo di dissonanze sperimentate e proposte dal rumorista Camillo Amalfi, che tradurranno in chiave sonora gli atipici accostamenti di ingredienti. Linee guida del menù saranno le ricette raccolte nel libro “La cucina futurista” di Filippo Tommaso Marinetti e Fillìa (1932), pubblicato a un anno di distanza dal “Manifesto della cucina futurista” quale violento schiaffo a quella tradizionale e al contempo inno ad audaci mescolanze culinarie, fino a quei tempi mai tentate per mero preconcetto.
Sfatato, tra gli altri, il mito della presunta avversione futurista nei confronti della pastasciutta, in realtà gradita a Marinetti ma poco adatta ai soldati (i Futuristi erano strenui interventisti) per i motivi logistici legati alla sua preparazione in trincea o simili, si verrà coinvolti in un clima di sorprendenti scoperte di accordi gustativi. Abolita ogni restrizione convenzionale, sarà un piacere riscoprire il sapore dei “bocconi simultaneisti e cangianti” accostati a rime e fragranze; il tutto immerso in un’atmosfera interartistica, cifra della vigorosa e autentica avanguardia nostrana cui, tra le varie cose, si deve l’italianizzazione di termini stranieri afferenti la cucina – “cocktail” (“polibibita”), “picnic” (“pranzoalsole”), “sandwich” (“tramezzino”) – di certo apprezzabile a dispetto dell’esterofilia, purtroppo oggi imperante.