Non si placa la polemica sugli Asu e sull’integrazione che renderebbe possibile il monte ore. Sul tema la Lega aveva già posto una pregiudiziale in una delle ultime sessioni di lavori all’Ars e adesso sembra esserci una vera e propria resa dei conti sul piano politico. Un “bubbone” che sta scoppiando all’interno della stessa maggioranza del governo Musumeci, tanto che i Salviniani hanno già preannunciato che se non cambieranno le cose non voteranno la finanziaria. Il tutto succede mentre a livello romano Nello Musumeci incontra Matteo Salvini e sembra tornare il sereno fra i due, ma la questione Asu rischia di creare un problema “amministrativo”.
“E’ saltata in commissione bilancio la copertura finanziaria già discussa – dichiarano i deputati della Lega all’Ars -, non solo non c’è l’intenzione di aumentare il monte ore per gli Asu ma sono venuti meno i 3 milioni di euro che servono a garantire i pagamenti ordinari. Avevamo già chiesto tramite la pregiudiziale che non fossero distratte le somme previste (i 5 milioni di euro per l’aumento del monte ore per gli Asu, ndr). A queste condizioni non possiamo votare la legge sulle variazioni di bilancio”.
Nella conferenza capigruppo è stata fatta una proposta per reperire queste risorse e garantire la copertura ordinaria. Il governo ha quindi chiesto di votare la legge sulla base di questo intendimento. “La Lega non intende tornare indietro rispetto a questa proposta – prosegue la nota del gruppo parlamentare -. Non possiamo permetterci che il tutto si riduca a una trattativa politica per garantire quello che è già un diritto. Non intendiamo cedere su questa battaglia che riguarda migliaia di lavoratori che continuano a sostenere le attività degli enti pubblici e a cui abbiamo già chiesto abbastanza sacrifici. Rispetto al taglia e cuci non ci accontenteremo delle toppe”.
“Non c’è alcuna alternativa all’impegno immediato di 5 milioni per gli ASU a garanzia dei loro diritti e dei servizi che svolgono per i cittadini” aggiunge Marianna Caronia in vista della ripresa dei lavori d’Aula, oggi all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Non ci sono alternative a questa esigenza improrogabile ed è questa una condizione imprescindibile per affrontare qualsiasi discussione in Aula su altri impegni di spesa e bilancio regionale”.
Già nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali avevano attacco il governo regionale chiedendo spiegazioni sui 5 milioni mancanti dei 10 previsti dall’articolo 36 della legge regionale 9/2016, limitatamente all’anno 2021. Si è parlato di “ostinazione” di Musumeci & Company nel non voler utilizzare le risorse già previste dall’articolo 36 ai fini della concessione di un’integrazione salariale nelle more che si definiscano i processi di stabilizzazione.