Arriva il via libera alla Finanziaria all’Ars con 39 voti favorevoli e 24 contrari. Approvato dall’aula anche il contestato maxi emendamento alla finanziaria, con norme di spesa e ordinamentali e sub emendato. Si è riusciti nell’impresa facendo anche una sorta di cucitura politica ed approvando norme proposte pure dalla minoranza con parere favorevole del governo. Lo stesso maxi emendamento, del valore di 100 milioni di euro, è stato stralciato e verrà votato in un apposito disegno di legge subito dopo il voto della finanziaria.
“L’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio senza fare ricorso all’esercizio provvisorio, per la prima volta dopo moltissimi anni, rappresenta un grande risultato per il governo regionale che si era prefissato questo obiettivo, ma anche per il Parlamento siciliano che ne ha compreso l’urgenza e l’importanza. Rivolgo pertanto il mio ringraziamento innanzitutto all’assessore all’Economia, Marco Falcone, persona di grande competenza e lealtà che ha lavorato con impegno e senza sosta, fin dall’insediamento, per arrivare a questo obiettivo. Un grazie anche al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, per l’opera continua di mediazione e per l’autorevolezza dimostrata nel suo ruolo. Un apprezzamento ai deputati di maggioranza per il lavoro svolto con grande senso delle istituzioni e ai partiti di opposizione per il senso di responsabilità dimostrato”.
“È un momento storico, oltre ventiquattro ore di maratona parlamentare ci consegnano la Finanziaria dei siciliani e per la prima volta dopo ventuno anni ininterrotti, scongiuriamo l’esercizio provvisorio per la Regione” dice l’assessore regionale all’economia Marco Falcone.
“Abbiamo messo in campo una Legge di stabilità che mette in sicurezza i conti, abbatte il precariato, garantisce i servizi ai siciliani e manda segnali importanti verso i Comuni, le imprese e l’occupazione. Abbiamo dato dimostrazione di come anche la Sicilia possa raggiungere i risultati che merita a testa alta, facendo bene i compiti a casa e rientrando in parametri virtuosi. Ci dotiamo oggi di una Legge di stabilità seria e solida, che offre certezze al tessuto socio-economico della nostra Isola grazie ai quattro pilastri: sostegno ai Comuni, lotta al precariato, incentivi per le nuove assunzioni, investimenti e servizi sul territorio. Un ringraziamento va a tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale siciliana, al presidente Schifani per la fiducia e al presidente dell’Ars Galvagno, ai capigruppo, al presidente Daidone, alla Commissione Bilancio e agli uffici dell’assessorato all’Economia, ai dirigenti Tozzo e Cuffaro fino ai funzionari della Ragioneria per l’impegno profuso nelle ultime settimane, nell’interesse dei siciliani”.
“Il governo Schifani – dice l’assessore all’Agricoltura e vice Presidente della Regione Luca Sammartino – porta a casa un risultato importante approvando la Finanziaria nei tempi previsti dalla normativa. Una legge di Stabilità che libera risorse fondamentali per il comparto vitivinicolo e agroalimentare, per il recupero dei borghi marinari, per gli interventi di manutenzione sulle strade rurali, per le iniziative di promozione nazionale e internazionale delle nostre eccellenze enogastronomiche e per la tutela della dignità dei lavoratori dei Consorzi di bonifica e del comparto della forestazione che da troppi anni attendevano un segnale dalla Regione. L’aumento delle giornate lavorative è un primo passo propedeutico alle riforme sia dei Consorzi di bonifica sia del settore forestale, che mirano a dare stabilità agli operatori”.
Fra le norme passate c’è anche quella così detta “dei grandi marchi” ovvero il raddoppio della superficie di vendita nei centri storici. Per ripopolare i centri storici a livello commerciale, infatti, si punta sulle grandi firme ma nessuno dei grandi marchi vuole insediarsi in spazi troppo angusti. la nuova norma permette di arrivare fino a 400 mq
“Felice che la norma appena approvata sia stata condivisa in modo trasversale da parte di tutta l’Aula – commenta l’assessore Edy Tamajo -Un importante cambiamento, che immette ossigeno ai centri storici siciliani in cui i commercianti sono ad oggi erano limitati da regole non in linea con i tempi”.
Anche questa volta, però si sono registrate scintille nella notte e la maggioranza incassa qualche colpo dai franchi tiratori. Non passa ad esempio la norma per i Comuni tra i 4 ed i 5 mila abitanti usciti dal dissesto finanziario 24 mesi prima dell’entrata in vigore della norma. Quindi salta il milione di euro da appostare per loro, anche se in realtà in questo range rientrava ad oggi solo Cerda, guidata dal sindaco-deputato di centrodestra Salvatore Geraci.
Per il contributo ai Comuni in emergenza migranti passa il subemendamento del Pd con il quale si aumentano di tre milioni di euro i fondi in favore di Pantelleria, Lampedusa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle. Questo per via delle “particolari difficoltà derivanti dal fenomeno migratorio”.
Bocciato poi lo stanziamento di un milione di euro surplus per Comuni con almeno 300 mila chilometri quadrati e popolazione superiore ai 30 mila residenti che non siano Liberi consorzi o città metropolitane. Norma ad hoc per Monreale e Caltagirone perché pare fossero gli unici due Comuni che potessero rientrare in questi parametri. Infine batosta per il governo regionale con la bocciatura della norma che avrebbe permesso ai Comuni che non destinano i fondi per la democrazia partecipata di evitare la restituzione di quel 2% dei trasferimenti alla Regione. La bocciatura quindi lascia tutto per com’è, i Comuni dovranno restituire questi fondi come accade sino ad oggi.
Dopo un’aspra battaglia passata anche la norma sulle riserve dei Comuni, con una distribuzione dei fondi un po’ per tutti lasciando quindi contenti un po’ tutti i colori politici. Disco verde, da parte del parlamento, a tutte le proposte del deputato Vincenzo Figuccia, condivise con l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino. “A partire da quelle – afferma Figuccia – che consentiranno la promozione di iniziative volte, alla crescita e allo sviluppo economico della nostra terra, nei settori vitivinicolo, zootecnico e agroalimentare”.
Sostegni economici a viticoltori e agricoltori e risorse per i lavoratori dei Consorzi di bonifica. Venticinque milioni in due anni di aiuti diretti in favore dei vitivinicoltori per i danni causati dalla peronospora e sette milioni di euro per sostenere il comparto agrumicolo attraverso l’acquisto di arance da trasformare in succhi e conserve da distribuire per scopi umanitari e di solidarietà sociale.
Via libera anche a risorse per sei milioni di euro destinate ai Consorzi di bonifica per consentire il rafforzamento dell’organico per i servizi irrigui e di manutenzione del territorio, mediante il turn-over e l’incremento delle giornate lavorative; 500 mila euro in più nelle casse dell’Irvo, unico ente pubblico certificatore d’Italia che amplia la sua gamma di azione alla promozione, alla ricerca e alla certificazione di qualità a tutte le produzioni agroalimentari siciliane. Disco verde anche alla norma che consentirà all’Esa di realizzare, anche in convenzione con Comuni, ex Province o altri enti, interventi sulla viabilità rurale e intercomunale.