L’Assemblea Regionale è impegnata nell’approvazione della terza manovra finanziaria dall’inizio dell’anno, con l’obiettivo di distribuire gli ultimi fondi disponibili. La commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Dario Letterio Daidone di Fratelli d’Italia, punta ad approvare la manovra entro il 18 luglio o fra il 23 e il 25 luglio.

I fondi disponibili

Come riporta il Giornale di Sicilia, il presidente Renato Schifani ha già firmato un assegno da 100 milioni di euro, somme derivanti da un aumento del gettito fiscale. Gran parte di questi soldi saranno messi a disposizione dei deputati regionali per presentare emendamenti, secondo un patto stretto con il presidente. Lo scorso mese Schifani aveva infatti chiesto ai parlamentari di rinunciare agli emendamenti nel corso dell’approvazione della seconda manovra, che aveva tempi strettissimi.

Le misure principali della manovra

La commissione Bilancio ha già inserito nel testo base alcune misure richieste dai deputati e rimaste fuori dalla seconda manovra finanziaria. La norma più rilevante stanzia 15 milioni di euro per i Comuni siciliani in pre-dissesto finanziario, che hanno già piani di riequilibrio approvati. I fondi saranno divisi in base al numero di abitanti. Previsti poi 2 milioni di euro per le città metropolitane in pre-dissesto.

Allocazione dei fondi per diverse categorie

Inoltre, 10 milioni di euro andranno ai Comuni sotto i 15mila abitanti per pagare spese obbligatorie e servizi essenziali. Per gli enti che impiegano giovani nel servizio civile ci sono 5 milioni di euro. Altri 2 milioni sono destinati ai pescatori che hanno fatto un mese in più di fermo biologico a dicembre 2022. Pronti anche 2 milioni per acquistare servizi informatici.

Finanziamenti ai consorzi di bonifica

Infine, una parte consistente dei 100 milioni messi a disposizione dal governo regionale andrà a due consorzi di bonifica: 6 milioni e 379 mila euro al consorzio di Palermo e 6 milioni e 630 mila a quello di Enna. I fondi serviranno a pagare stipendi arretrati, dopo che sentenze avevano impedito di saldare decreti ingiuntivi e pignoramenti. Nei prossimi giorni è atteso l’assalto finale dei deputati regionali, che presenteranno numerosi emendamenti per accaparrarsi gli ultimi fondi disponibili prima della pausa estiva. Il governo Schifani sembra intenzionato ad assecondare le richieste dell’Assemblea, per mantenere gli equilibri politici in vista dei prossimi mesi.

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