Ritorno in Aula con due via libera quello di oggi pomeriggio all’Ars. Dopo il rinvio in commissione Bilancio del Defr, il testo rivisitato dopo la bocciatura dell’Aula è stato approvato. Ieri l’intervento duro del presidente Nello Musumeci: “Se pensate che mi voglia consegnare ostaggio di qualcuno, scordatevelo. Se serve un confronto facciamolo qui in aula alla luce del sole, ma se qualcuno pensa che io prima di entrare in aula debba passare dal capo-corrente di turno per avere il suo voto, scordatevelo. Non avrei alcuna difficoltà a restituire la parola ai siciliani. Non intendo perdere la mia dignità”.
Questi i numeri dell’approvazione del Documento di Economia e Finanza regionale: presenti in 66, votanti 63, maggioranza 32, favorevoli 33. In immediata successione è arrivata anche l’ok alla proroga dell’esercizio provvisorio di un mese fino al 30 aprile.
Per l’esercizio provvisorio a votare sono stati in 64: maggioranza 33, favorevoli 35, contrari 0, astenuti 29.
Il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo ha parlato di “una prova di generosità della maggioranza. Abbiamo
voluto dare una risposta ai siciliani, non c’è stato altro, non ci sono stati incontri carbonari, ci siamo solo confrontati sul merito dei provvedimenti”. Secondo Valentina Zafarana, capogruppo del Movimento 5 Stelle, “in aula il governo ha ottenuto un po’ di ‘soccorso rosso’ e un po’ di ‘soccorso degli assenti eccellenti’ che hanno permesso l’approvazione del Defr e della proroga dell’esercizio provvisorio. Non basta che Musumeci apra le porte del confronto, deve venire a bussare alla nostra porta e chiederci qual è la nostra idea di Sicilia”.
Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo, intervenendo in aula, ha sollecitato il governo a presentare l’elenco dei capitoli di Bilancio “dal momento che – ha detto – non sono ancora stati trasmessi all’Ars e sono indispensabili per potere esaminare in maniera completa la manovra economica”.
Al termine della seduta il presidente della Regione Nello Musumeci è intervenuto per presentare al parlamento regionale l’assessore all’Energia Alberto Pierobon, nominato nelle scorse settimane ma presente
oggi per la prima volta a Sala d’Ercole.
“È un tecnico, è veneto – ha detto Musumeci – ed è autore di diversi libri sulle politiche ambientali. È stato indicato
dall’Udc, gli auguro buon lavoro nell’interesse della comunità siciliana”. Pierobon ha sostituito alla guida dell’assessorato all’Energia Vincenzo Figuccia, che si era dimesso poco dopo l’insediamento del nuovo governo. Fra le dimissioni di Figuccia e la nomina di Pierobon vi è stato un interim del presidente Musumeci, che ha guidato l’assessorato per circa due mesi ottenendo poteri speciali dal governo nazionale per l’emergenza idrica e per l’emergenza rifiuti.
Dopo l’approvazione del Defr e della proroga dell’esercizio provvisorio fino al 30 aprile (termine ultimo per l’approvazione del Bilancio) l’Ars tornerà a riunirsi mercoledì 4 aprile.
Il presidente di turno, Giancarlo Cancelleri nel corso dei lavori d’aula ha detto che a ridosso della seduta di mercoledì prossimo si riunirà la conferenza dei capigruppo per stabilire il calendario dei lavori.
“È la settimana della Passione, qualcuno mi vorrebbe crocifisso ma io guardo alla domenica” ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, incontrando i giornalisti a Palazzo dei Normanni dopo la seduta d’aula.
Musumeci, soddisfatto per l’esito della seduta di oggi a Sala d’Ercole, ha augurato “Buona Pasqua per questa terra di Sicilia” ed ha parlato di aprile come del “mese del confronto aperto e leale con tutto il parlamento su ciò che sarà necessario correggere, integrare e modificare”.
“Intanto – ha proseguito Musumeci – sono soddisfatto per il primo quadrimestre di lavoro: abbiamo accelerato la spesa europea, stiamo potenziando i servizi, abbiamo avviato le procedure per la stabilizzazione nella sanità e per la ridefinizione del piano regionale ospedaliero, abbiamo avuto grande attenzione per l’emergenza abitativa, abbiamo siglato un contratto di servizi Trenitalia, abbiamo lavorato per le aree di crisi, ci siamo lamentati con Anas per il modo in cui è stata trattata la Sicilia”.
“Lo ribadisco – ha detto ancora Musumeci – il mio è il governo della semina: le opposizioni devono fare il loro ruolo e
comprendo bene la loro posizione, in fondo ‘ogni oste vuole vendere il proprio vino e dice che è il più buono di tutti’;
l’importante è che quando si affronteranno i nervi scoperti ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non ci devono essere né vinti ne vincitori, servirà l’aiuto di tutti”.
Il Governatore ha poi parlato delle dimissioni dell’assessore ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi: “Le dimissioni di Sgarbi? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci rispondendo ai giornalisti a Palazzo dei Normanni che gli chiedevano un commento sulle recenti dichiarazioni di Vittorio Sgarbi, che ha annunciato le dimissioni dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali.
“Ma dico io – ha aggiunto Musumeci, rivolgendosi ai giornalisti – con 140 mila disoccupati, i treni che viaggiano a
rilento, le strade rotte e i rubinetti asciutti, vi occupate anche di certe cose?”.