La polizia di Stato ha arrestato un palermitano di 31 anni che prima ha soccorso un’anziana che era caduta per strada e dopo arrivata a casa l’ha rapinata. E’ successo a Palermo nella zona dell’ospedale Policlinico. Il giovane ha assistito una pensionata che è caduta mentre camminava per strada.

Il soccorso e poi la rapina

Con premura l’ha soccorsa e si è offerto di accompagnarla a casa. Appena arrivato nell’appartamento, ha iniziato a minacciare la donna. Pretendeva dei soldi per averla soccorsa e riportata a casa. Il giovane le ha strappato del denaro dalle mani e il cellulare. In casa insieme all’anziana c’era la sorella che è uscita in balcone chiedendo aiuto. I vicini hanno chiamato la polizia e non appena il giovane è sceso per strada ha trovato gli agenti che lo hanno arrestato con l’accusa di rapina, estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto a Catania

Era stata arrestata per estorsione lo scorso ottobre, la 54 enne originaria di Augusta che, dopo aver adescato on line un uomo di Viagrande e aver instaurato una relazione sentimentale con lui, voleva estorcergli 500 euro. La sua richiesta estorsiva non era andata “a buon fine”, perché la vittima si era coraggiosamente rivolta alla Stazione Carabinieri di Ognina per denunciarla e, il giorno pattuito per la consegna del denaro, i militari dell’Arma l’avevano arrestata in flagranza di reato, denunciando anche il complice che l’aveva accompagnata all’appuntamento.

Già ai domiciliari

La donna era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari e aveva indicato l’abitazione dei suoi genitori, sita ad Augusta, come luogo di permanenza. In quella casa, però, non ci era mai andata, violando, così, le prescrizioni che le erano state imposte e rendendosi, di fatto, irreperibile.

I Carabinieri, dunque, hanno subito avvertito l’Autorità Giudiziaria, evidenziando “l’inaffidabilità” e l’attitudine a delinquere della donna, che difatti, pur avendo beneficiato della misura domiciliare al posto di quella in carcere, aveva comunque inteso eludere il provvedimento limitativo della libertà personale. Sulla base della richiesta effettuata dal Pubblico Ministero, il Tribunale di Catania ha, perciò, emesso nei suoi confronti un’ordinanza di sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, che è stata eseguita lo scorso gennaio quando, in seguito ad una incessante attività investigativa, supportata da acquisizioni informative, i Carabinieri di Aci Sant’Antonio l’hanno scovata in un appartamento ad Acireale.

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