La polizia di Stato ha arrestato un 19 enne tunisino accusato di resistenza e danneggiamento aggravato. L’arresto è avvenuto nel corso dei controlli di frontiera al porto di Palermo, in via Cala a Palermo.
L’uomo ha cercato di fuggire ai controlli spintonando un agente
La presenza del giovane era stata segnalata dalla Capitaneria di Porto. Durante i controlli il tunisino ha spintonato un agente e ha cercato di fuggire in direzione di Piazza XII Vittime, attraversando in mezzo alle auto e ai mezzi pesanti.
Calci e pugni alla volante
Poche centinaia di metri e il giovane è stato bloccato, ma ha continuato lo stesso a inveire contro gli agenti colpendo a calci e pugni la volante.
Un arresto a Catania ad agosto, altra fuga tentata
Un catanese di anni 26, è stato portato in carcere a fine agosto dopo che la polizia lo ha fermato e ha tentato la fuga ma è stato convinto a desistere grazie all’utilizzo del taser, che è stato solo mostrato al fuggitivo. L’uomo è stato anche denunciato per i reati di false dichiarazioni sulla propria identità e possesso ingiustificato di chiavi alterati e/o grimaldelli poiché trovato in possesso di uno spadino.
Il personale delle volanti ha fermato in Piazza Duomo l’uomo sospetto. Privo di documenti d’identificazione, ha fornito generalità che a seguito di accertamenti sono risultate false. È stato quindi invitato dagli agenti a salire sull’auto di servizio per poter procedere ad un controllo più approfondito in Questura. Ha però tentato la fuga ma è stato bloccato.
Poiché continuava a dimenarsi nel tentativo di divincolarsi si è reso necessario l’uso parziale del taser, che è stato estratto mostrando l’arco voltaico. A quel punto l’uomo si è calmato. Su di lui vi era un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con ordine di esecuzione del 18 agosto. Così è stato portato in carcere e denunciato.
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