I carabinieri della Stazione San Filippo Neri hanno arrestato un’intera famiglia, padre, madre e figlio, rispettivamente di 50, 52 e 32 anni, residenti nel quartiere “Zen 2” a Palermo, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La perquisizione a casa
Nel corso di una perquisizione in casa i militari hanno trovato 30 grammi di eroina suddivisa in 55 dosi, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento. La droga rinvenuta e sequestrata è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per gli accertamenti tecnici.
Il gip di Palermo ha convalidato gli arresti, applicando la misura della custodia cautelare in carcere per i due uomini e l’obbligo di dimora nel comune di Palermo per la donna.
Blitz antidroga anche a Catania
Nelle stesse ore un blitz antidroga è scattato anche nel Catanese. I movimenti sospetti portano dritto al blitz nella sua abitazione dove c’era quasi mezzo chilo di droga. Finisce male ad un pusher, scoperto dai carabinieri che lo avevano adocchiato da qualche tempo. Ad attirare l’attenzione sul presunto spacciatore il suo eccessivo fare guardingo, troppo per non nascondere qualcosa. Da qui è nato il blitz che ha portato i militari dell’Arma a fare irruzione nell’appartamento di un 34enne. I sospetti hanno avuto riscontro, in casa trovato quasi mezzo chilo di droga.
Arresto in flagranza
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania piazza Dante hanno arrestato in flagranza un 34enne pregiudicato catanese. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Operazione maturata nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Picanello.
I soldi in camera da letto
All’interno dell’armadio in camera da letto è stata invece rinvenuta e sottoposta a sequestro la somma in denaro contante di 1.580 euro. Soldi che sono ritenuti provento dello spaccio. Secondo una stima dalla sostanza stupefacente sequestrata dai carabinieri si sarebbero potute ricavare circa 1.600 dosi per un introito di circa 8 mila euro. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto del 34enne che ha avuto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.
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