Avrebbe preso i soldi dei finanziamenti erogati da un Confidi e li avrebbe girati sul suo conto e su quello dei parenti che gestiscono alcuni locali della movida di Palermo. I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari del gip nei confronti di Ivana Lo Re, 56 anni, ex dipendente amministrativa di un Confidi accusata di furto, e del successivo autoriciclaggio e reimpiego di denaro in attività di impresa.
Le indagini coordinate dalla procura e condotte dagli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria, gruppo tutela mercato capitali, diretto dal colonnello Gianluca Angelini, ha portato il sequestro preventivo delle somme provento dei reati. La donna era dipendente amministrativa di un Confidi di Palermo, ente che eroga finanziamenti alle imprese consorziate, che versano quote associative, tramite la sottoscrizione di convezioni con banche e istituti di credito. I finanzieri avrebbero accertato che avendo la disponibilità delle password di accesso ai conti correnti on-line del consorzio, ha eseguito illegittime disposizioni di bonifici per oltre 200 mila euro.
L’impiegata, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbe alterato le scritture contabili relative ai vari mandati di pagamento disposti dall’ente a favore dei propri associati, predisponendo numerosi bonifici che recavano destinatario e causali formalmente corretti, ma che contenevano coordinate bancarie corrispondenti in realtà ai rapporti di conto corrente riconducibili a se stessa ai propri familiari e alle imprese a loro riconducibili. I fondi sottratti al Confidi sono stati utilizzati per finanziare le società di famiglia, nonché per coprire costi, spese di locazione e contratti di finanziamento. Le indagini sono scattate dalla denuncia di un destinatario di un rimborso mai pervenuto, sono scattate le indagini delegate dalla procura, che contesta i reati di furto aggravato, autoriciclaggio e reimpiego di capitali illeciti a sei indagati, tra i quali, oltre l’arrestata, figurano tre familiari e due società loro riconducibili che gestiscono locali della movida palermitana operanti nel settore della ristorazione.
L’odierna operazione eseguita dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, per la tutela del sistema finanziario e del tessuto economico sano del territorio
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