Arcigay Palermo dice no ai cartelli finanziati dal movimento Pro vita e famiglia. Giorni fa sono apparsi nel Comune di Marsala (Tp) e oggi hanno raggiunto Alcamo.
Contro Ddl Zan
Questi manifesti itineranti sono stati appesi di fronte ad istituti scolastici e luoghi di ritrovo marsalesi. I cartelli contengono false informazioni riguardo alla proposta di legge a firma di Alessandro Zan. La diffusione non veritiera di storie per impaurire cittadini e cittadine è l’obiettivo di Pro vita. Il problema sussiste perché vengono tirate in ballo questioni che con il ddl attualmente in discussione al Senato non hanno alcuna attinenza.
Questo genera un clima generale d’odio e violenza. “Un’associazione che definisce sé stessa a favore di vita e famiglia rischia concretamente di fomentare il bullismo nei confronti di bambine e bambini già potenziali bersaglio, con gravi conseguenze potenziali sul loro benessere e sulla loro salute”. Commenta così Arcigay Palermo.
Le parole del presidente di Arcigay Palermo
Dichiara così il presidente di Arcigay Palermo Marco Ghezzi. “In Italia il 44% delle persone Lgbt+ è stata vittima di bullismo omolesbobitransfobico all’interno degli ambienti scolastici. Il rischio di suicidio tra gli/le adolescenti Lgbt+ è il triplo rispetto ai loro coetanei eterosessuali, questo rapporto cresce di 5 volte per gli/le adolescenti trans. Gli adolescenti Lgbt+ sperimentano più frequentemente dei loro coetanei episodi di depressione: è di questo che parliamo con contrasto al bullismo omolesbobitransfobico nelle scuole, migliorare la qualità della vita dei ragazzi e delle ragazze, cercare di costruire per loro ambienti più sani e accoglienti”.
“Inoltre, purtroppo non basterà neppure una legge necessaria come il ddl Zan, che prevede solo l’introduzione della giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia senza però impegnare realmente e concretamente le scuole. Occorre parlare chiaro: chi sostiene mistificazioni e bugie come quelle riportate nei cartelloni a Marsala e Alcamo non ha alcun interesse nei confronti del benessere dei più giovani. Se c’è una propaganda, e c’è, è quella di chi vuole continuare a odiare indisturbatamente”.
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