Firmato stamane a Palermo il protocollo d’intesa tra l’Inps, Direzione per la Sicilia, e l’Associazione Siciliana della Stampa/FNSI, con il quale viene istituito, pure nell’isola, un punto di rapporto e consulenza gestito dall’Inps per i giornalisti, che hanno avuto, ed hanno, una contribuzione previdenziale ‘mista’ anche all’INPS.
Condizione che può rilevarsi determinante sulla possibilità e sui tempi per poter andare in pensione, specie in materia di “riscatti” e ricongiunzioni di periodi di lavoro giovanili, o comunque antecedenti all’iscrizione all’INPGI, e a cui un lavoratore dipendente non ha prestato la dovuta cura ed attenzione alle proprie questioni amministrative e previdenziali. Il protocollo è stato siglato dal Direttore regionale dell’Inps Sergio Saltalamacchia e dai componenti della giunta regionale dell’Assostampa, Massimo Bellomo Ugdulena e Roberto Leone, alla presenza del Segretario regionale dell’Assostampa Roberto Ginex.
“Da sempre i nostri uffici collaborano proficuamente con gli organismi di categoria dei giornalisti (FNSI, Ordine, INPGI) ” ha sottolineato Sergio Saltalamacchia, Direttore regionale Inps per la Sicilia. “Perciò abbiamo accolto con estremo favore la proposta dei giornalisti di istituire “uno sportello virtuale dedicato ai giornalisti siciliani, un rapporto di consulenza dedicato per la trattazione delle problematiche di maggiore complessità, in materia di pratiche di prestazioni pensionistiche di precipua competenza INPS. Questioni sulle quali i giornalisti segnano una scarsa consuetudine essendo normativamente iscritti all’INPGI, con il quale il nostro Istituto vanta un rapporto di interazione ottimale ed eccellente”.
“Al punto di consulenza regionale INPS, i giornalisti siciliani, potranno accedere con una procedura di secondo livello, attraverso il coordinamento ed il supporto dell’Assostampa regionale siciliana” – hanno spiegato Massimo Bellomo Ugdulena e Roberto Leone della Giunta esecutiva regionale – “in modo tale da poter continuare a definire le pratiche con le sedi Inps provinciali, portando solo quelle più complesse a un livello di attenzione regionale. Con particolare riferimento alle specificità di inquadramento normativo dei giornalisti prima e dopo il 1987, prima e dopo il 1996. Si tratta di una iniziativa che conferma il nostro impegno strategico a tutela e a sostegno dei colleghi – sia quelli over 50 alle porte della pensione che di quelli più giovani ma poco attenti alla materia previdenziale, a volte, antecedente al loro ingresso nella categoria – specie nella negativa e complessa congiuntura storica ed economica del comparto editoriale e della professione giornalistica che stiamo vivendo negli ultimi anni, in un contesto sociale e generale di crisi”.
“Vogliamo dare corpo anche così – sottolinea Roberto Ginex – alle deliberazioni del recente congresso di Enna, sull’importanza di sostenere di fornire e gestire un’ampia gamma di nuovi servizi agli iscritti, per contribuire al miglioramento della qualità della loro vita, facendo loro percepire sempre più concretamente di essere rappresentati e tutelati al meglio possibile dai nostri organismi di categoria”.
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