Palermo

Approvata la variante urbanistica che sblocca il progetto del lungomare della Bandita, ecco cosa cambia

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della variante urbanistica che sblocca il progetto di riqualificazione ecosostenibile del lungomare della Bandita per un importo di circa 12 milioni di euro. Si tratta di un’opera di rigenerazione urbana, da realizzare entro giugno 2027, che restituirà dignità a un’area che per decenni è stata saccheggiata e violentata e che rientra nel contesto di riqualificazione della costa sud, dopo la pubblicazione, ad agosto scorso, degli avvisi di gara per i progetti del porto della Bandita e del parco a mare allo Sperone.

Il nostro ringraziamento va al Consiglio comunale per il contributo che ha portato all’approvazione dell’atto e, in particolare, alla Commissione consiliare Urbanistica per l’azione emendativa che è il segno di un dialogo e di una collaborazione tra l’azione della giunta comunale e l’Aula”. Così il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore all’Ambiente Piero Alongi.

Il progetto sul porto della Bandita

Il primo progetto, per un importo complessivo di circa 16 milioni di euro, prevede il miglioramento del porto della Bandita, che si trova nella zona meridionale della Città di Palermo, sul lungomare della Bandita, tra lo Sperone e Acqua dei Corsari. La finalità è quella di migliorare il porto della Bandita e le aree adiacenti, razionalizzando e ampliando l’invaso, migliorandone l’uso, integrando le funzioni portuali, pescherecce e turistiche, con attività ludico ricreative e sportive a servizio della collettività.

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Nello specifico, gli interventi previsti nel progetto sono il prolungamento della diga foranea di sopraflutto e del molo di sottoflutto esistente; la realizzazione di un’opera di presidio a protezione del giardino a mare; il rifacimento e rifunzionalizzazione delle banchine interne del porto; il dragaggio del bacino portuale; l’ampliamento dell’area portuale con strutture sportive/ricettive e la sistemazione delle aree a verde limitrofe.

Il parco pubblico ed il miglioramento di via Messina Marine

Il secondo progetto, con un investimento di quasi 20 milioni di euro, mira a rimuovere parte delle criticità della zona costiera in prossimità del quartiere Sperone (che attualmente non è accessibile e versa in grave stato di degrado) e a colmare il deficit di servizi per la cittadinanza.

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Nel progetto sono compresi due macro interventi: la realizzazione di un parco pubblico e il miglioramento di via Messina Marine. La realizzazione del parco pubblico, in particolare, comprende: opere di protezione costiera; la messa in sicurezza permanente del sito; la demolizione di fabbricati abbandonati e diruti; la sistemazione a verde del suolo; la realizzazione di attrezzature sportive, di uno skate-park, camminamenti, luoghi di sosta ed elementi di arredo; la realizzazione di un parcheggio nel parco e di un percorso ciclabile panoramico.

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