Via libera in giunta regionale di governo alla Finanziaria bis. Come previsto sin dallo scorso fine settimana, è stato oggi il giorno del via libera da parte di Palazzo d’Orleans. Ora la manovra verrà trasmessa all’Ars per l’iter parlamentare puntando ad una approvazione entro giugno.
Il pacchetto di misure
Un pacchetto di misure per rafforzare la competitività delle imprese siciliane e garantire ai cittadini servizi fondamentali: questo il contenuto dei dieci articoli qualificanti della manovra da 49,7 milioni di euro fortemente voluta dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e approvata oggi dalla giunta di governo, su proposta dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.
Il disegno di legge prevede investimenti mirati in settori strategici, con particolare attenzione alla sanità, al sostegno dell’export, all’emergenza idrica e alla realizzazione di infrastrutture necessarie per il ciclo dei rifiuti.
Il commento di Schifani
“Con questo provvedimento – dice Schifani – diamo un nuovo segnale concreto di vicinanza alle fasce più deboli della società e al nostro sistema produttivo, oltre a prevedere misure significative per affrontare l’emergenza idrica. Di particolare importanza anche il finanziamento di infrastrutture essenziali nel ciclo dei rifiuti, che ci consentono di sbloccare risorse fondamentali del Pnrr. L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie. Sono certo che le norme contenute troveranno l’apprezzamento del Parlamento regionale nella sua interezza”.
L’assessore all’Economia Dagnino
“Il filo rosso che lega gli articoli della manovra approvata oggi – aggiunge l’assessore Dagnino – è quello di promuovere gli investimenti privati nel territorio siciliano allo scopo di aumentare la competitività del nostro tessuto economico. Un pacchetto di misure per rafforzare il messaggio che ispira la nostra politica economica, votata allo sviluppo attraverso l’impresa”.
Le principali misure contenute nella manovra
Contrasto alla povertà: cinque milioni verranno stanziati per rifinanziare la legge regionale sulla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema.
Investimenti pubblici: il settore riceverà 15,5 milioni di euro, di cui quattro destinati alla creazione di un “fondo rotativo per la progettualità” destinato alle Srr; il resto dei fondi sarà impiegato come cofinanziamento regionale per realizzare tre impianti per il trattamento dei rifiuti, due nella provincia di Messina e uno a Palermo, consentendo così di sbloccare risorse del Pnrr pari a 47 milioni di euro.
Emergenza idrica e calamità naturali: cinque milioni finanzieranno misure utili a fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; due milioni saranno destinati a interventi di protezione civile a seguito di calamità, mentre tre milioni serviranno per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.
Sanità e assistenza sociale: dieci milioni serviranno per migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di fronteggiare il nuovo tariffario deciso a livello nazionale e rispondere in maniera più efficace al fabbisogno di salute dei cittadini; altri cinque milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “Percorsi riabilitativi”.
Supporto alle imprese e misure anti-dazi: il disegno di legge prevede complessivamente 12,4 milioni di euro a sostegno delle realtà produttive siciliane. Vengono stanziati due milioni per il 2025 e sei milioni per il 2026 con l’obiettivo di stimolare la competitività sui mercati internazionali delle piccole e medie imprese, con particolare attenzione a quelle che potrebbero subire un rallentamento della capacità di esportazione a seguito dei dazi americani.
Le altre iniziative
Tra le altre iniziative rilevanti previste dalla manovra anche il rafforzamento degli aeroporti minori dell’isola, attraverso la sospensione dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri, e la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione. Quest’ultima misura, in particolare, punta a facilitare l’accesso dei cittadini alla giustizia amministrativa, favorendo le persone in condizioni di difficoltà economiche: i soggetti con Isee inferiore a 35 mila euro pagheranno un contributo di soli 100 euro a fronte dei 650 oggi previsti.
Infine, per volere del presidente della Regione, sarà istituita anche una borsa di studio da 10 mila euro in memoria della studentessa Sara Campanella, vittima di femminicidio, destinata a studentesse e studenti dell’università di Messina iscritti ai corsi di studio delle Professioni sanitarie.
Non solo finanziaria, avviso pubblico da 5 milioni
Ma la giunta non si è occupata solo di finanziaria bis. Quasi cinque milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Regione Siciliana per iniziative di rilevanza sociale, socio-sanitaria, culturale, sportiva, ambientale, di promozione dell’immagine della Sicilia e dell’economia locale. I fondi, stanziati con l’articolo 128 dell’ultima legge di Stabilità regionale, saranno destinati a enti, fondazioni e associazioni, senza scopo di lucro, attraverso i dipartimenti dei diversi assessorati.
La giunta di governo, nella seduta odierna, ha approvato lo schema di avviso pubblico per la manifestazione di interesse e la conseguente concessione dei contributi economici.
Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. A essere coinvolti sono i dipartimenti dell’Agricoltura, dei Beni culturali e dell’identità siciliana, della Famiglia e delle politiche sociali, delle Infrastrutture e della mobilità, dell’Istruzione e dell’università, dello Sviluppo rurale e territoriale, del Turismo, dello sport e dello spettacolo, e il Dasoe. A ognuno di questi, non potrà essere assegnato più del 35 per cento dell’intero contributo erogato dalla Regione e ogni ente proponente non potrà avvalersi di un sostegno economico superiore al 20 per cento del plafond di ogni singolo dipartimento.
I progetti saranno valutati, tra gli altri parametri, anche per l’impatto sociale, culturale ed economico dell’attività sul territorio regionale o locale.
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