“Condivido le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati sugli evidenti passi indietro dell’attuale governo rispetto alla normativa che regola le aperture domenicali e festive. Personalmente sono convinto che la competenza su questo settore debba tornare alle regioni” lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano commentando la decisione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di proclamare in Sicilia lo sciopero regionale del commercio per il 21, 22, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.
“E’ necessario – continua Turano – superare il decreto Monti del 2011 che di fatto liberalizzò il settore scippando alle regioni il compito di definire le aperture tenendo conto della caratteristiche e delle esigenze dei territori”.
“La liberalizzazione – sottolinea l’assessore alle Attività produttive – non ha comportato lo sperato aumento della produttivita’, dei fatturati e della competitivita’ delle imprese. Anzi, negli anni successivi si sono registrate chiusure di piccole e medie imprese commerciali, sopraffatte dalla grande distribuzione che, a differenza delle altre tipologie di esercizi commerciali, e’ in grado di sostenere i maggiori costi derivanti dalle aperture festive ma con turni di lavoro assurdi per il personale dipendente”.
L’assessore Turano lancia poi il modello Sicilia: “in materia di panificazione siamo riusciti a regolamentare con successo le aperture festive tenendo presenti le esigenze dei commercianti, delle vocazioni turistiche dei territori e del sacrosanto diritto dei lavoratori al riposo. Auspico quindi che l’intera materia delle aperture commerciali possa tornare tra le competenze regionali per riuscire a trovare una sintesi fruttuosa tra i diversi e legittimi interessi” conclude l’esponente della giunta Musumeci.
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