Una scrittrice che racconta favole in un sito di interesse storico non è una guida abusiva. Il principio è stato fissato dal giudice di pace Rosina Graziano nella sentenza con cui ha annullato la multa di mille euro che i vigili urbani di Palermo avevano contestato alla giornalista Alessia Franco.
Nel 2014 Franco era stata multata per avere partecipato a una visita degli alunni della scuola elementare Tesauro di Ficarazzi alle Catacombe dei Cappuccini, dove aveva parlato del suo libro di favole “Le catacombe del mistero”. La giornalista aveva presentato ricorso tramite l’avvocato Anna Alfano.
Nelle motivazioni della sentenza il giudice esclude che raccontare storie possa configurare l’esercizio del lavoro di guida. Le testimonianze delle maestre e le modalità dell’incontro alle Catacombe, di cui Alessia Franco è anche addetta stampa, hanno indotto il giudice a sostenere che “mancano del tutto le caratteristiche peculiari dell’abuso della professione”. La giornalista, aggiunge, non si è mai fregiata del titolo di guida turistica, non ha ricevuto alcun compenso e la visita non è stata organizzata “con lo scopo di illustrare le caratteristiche culturali, storiche e artistiche delle Catacombe”. Il giudice non manca poi di sottolineare che bisogna sempre riconoscere il “diritto di critica, di narrazione e di commento”. “Per me – ha commentato Alessia Franco – si tratta della fine di un lungo incubo dai contorni kafkiani”.
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