“Non è un buon inizio”, avrebbe detto in chiave culinaria il conduttore di “Quattro Ristoranti” Alessandro Borghese. E, in effetti, non saranno di certo contenti i genitori e gli insegnanti dell’attuale situazione vissuta dai plessi scolastici della V Circoscrizione di Palermo. Come mostrano le immagini raccolte questa mattina all’interno della scuola materna “Maritain”, a Borgo Nuovo, le aree di pertinenza della struttura di largo Gibilmanna risultano piene di erbacce.
L’anno scolastico inizia fra le erbacce
Un’emergenza che però non riguarderebbe soltanto il plesso di Borgo Nuovo, ma almeno una ventina di scuole all’interno della V Circoscrizione di Palermo. Uno dei territori più colpiti, fra l’altro, dalla cintura di fuoco che ha investito in pieno il capoluogo siciliano fra il 24 e il 25 luglio. Ma al di là dei fatti di cronaca che hanno riguardato l’area periferica della città, quello dei diserbi è un problema di lungo corso. Le piante, chiaramente, non crescono in un giorno. E gli ultimi interventi, riferisce il personale scolastico di uno dei plessi, risalgono a fine primavera. Da allora, poco o nulla è stato fatto. Elemento che ci porta ai giorni nostri, ovvero a meno di una settimana dall’apertura delle classi. E, ad oggi, per entrarci, alunni e personale scolastico sarà costretto a fare lo slalom fra le erbacce, soprattutto quando si tratterà di raggiungere gli spazi esterni del plesso. Ciò al netto del problema dettato dagli insetti che proliferano in simili contesti.
L’allarme lanciato dai territori
Fatto per il quale il presidente della V Circoscrizione Andrea Aiello ha lanciato l’allarme. “Ritengo inaccettabile che le attività scolastiche debbano iniziare in queste condizioni – sottolinea l’esponente di centrodestra -. I bambini, i genitori, i bidelli, gli insegnanti e i dirigenti scolastici non possono e non devono assistere a questo scempio. Gli operatori scolastici devono entrare senza problemi nel proprio posto di lavoro, così come i ragazzi hanno diritto di crescere e fare le proprie esperienze in un ambiente sano. I diserbi vanno programmati prima dell’inizio dell’anno scolastico. Non è possibile che queste operazioni non siano stati eseguite prima dell’inizio delle attività sui venti plessi della V Circoscrizione. Ho sentito una serie di dirigenti che contestano quanto sta avvenendo. E io non posso far altro che associarmi a queste contestazioni, perchè ritengo ciò inaccettabile”, sottolinea Aiello.
Reset tranquillizza: “Tutto pronto entro l’inizio dell’anno scolastico”
Preoccupazioni sulle quali il presidente di Reset Fabrizio Pandolfo ha voluto rassicurare tutti, spiegando i motivi dei ritardi e che, a breve, il problema dovrebbe essere risolto. “Noi abbiamo rispettato il programma condiviso con l’assessore. Non c’è ritardo nella misura in cui sono state disposte alcune persone per i lavori resi necessari in occasione dei festeggiamenti di Santa Rosalia, ovvero tutta l’attività di pulizia sulla Scala Vecchia. Operazioni che adesso sono terminate, con la riassegnazione del personale ai propri incarichi, ripresi dalle maestranze a ritmo costante. Stiamo cercando di recuperare questi due-tre giorni di ritardo. Per l’inizio dell’anno scolastico, le scuole saranno tutte ripulite. L’invito rivolto ai presidi e ai dirigenti scolastici è quello di segnalare eventuali ritardi“.
Diserbi a Reset nel prossimo contratto di servizio?
Attività di diserbo rimaste sempre in una sorta di limbo fra Rap e Reset. Le competenza diretta, secondo gli ultimi contratti di servizio, spetterebbe a Rap, anche se l’azienda di piazzetta Cairoli non ha il personale sufficiente per portare le attività. Così, come avvenuto per le opere di manutenzione stradale, le opere sono state subappaltate a Reset che, secondo quanto dichiara Pandolfo, punta a fare proprie tali mansioni nel prossimo contratto di servizio. “Noi, al momento, abbiamo dato una mano a Rap. E’ nelle intenzioni del socio, ovvero del Comune di Palermo, di trasferire tale competenza a Reset, anche se tale previsione dovrà essere convertita nel prossimo contratto di servizio da parte del socio“, ha concluso Pandolfo.
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