Dati, quelli diffusi nel rapporto Eurispes 2017, che mostrano una diminuizione dei pet nelle case degli italiani. Le cause sarebbero da ricercare nella crisi economica. Di questo è convinta l’ENPA che evidenzia “l’urgenza di prevedere una fiscalità di favore per gli animali con l’introduzione tra l’altro dell’IVA agevolata su pet food e cure mediche”.
Per questo la presidente nazionale Carla Rocchi, insieme alla fiscalità di favore, torna a sollecitare anche il via libera del Parlamento all’uso di farmaci generici per gli animali. “Secondo le rilevazioni Eurispes, la metà dei cani e dei gatti che vivono nelle nostre case sono stati adottati da strutture di accoglienza o comunque sottratti ad una situazione di abbandono. Ciò significa che siamo in presenza di un fenomeno virtuoso, che deve essere assolutamente incentivato anche nell’interesse delle casse pubbliche“. Dunque, afferma la Protezione Animali, i decisori pubblici devono cogliere questa “straordinaria opportunità” con misure di buon senso; misure che possono davvero contribuire a svuotare i canili”.
Sulla stessa linea d’onda anche l’On.le Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, secondo la quale è necessario sostenere le famiglie. L’affetto, afferma la parlamentare, non è un bene supefluo”.
“I dati dell’Eurispes – ha affermato l’On.le Brambilla – mostrano come la perdurante crisi economica incide anche su uno degli affetti più cari per gli italiani: quello verso gli animali da compagnia, considerati come membri della famiglia. Occorre dunque sostenere adeguatamente i cittadini che convivono con animali d’affezione, mettendo in campo, a tutti i livelli, politiche di accessibilità e di inclusione, come ho proposto in numerosi progetti di legge. In particolare, mi riferisco alla libera circolazione dei proprietari con animali al seguito nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, alla riduzione del peso fiscale sui prodotti per l’alimentazione degli animali d’affezione e sulle cure veterinarie, ad un sistema sanitario veterinario per le famiglie meno abbienti e ad incentivi per le adozioni nei canili. L’affetto non è un bene superfluo e la salute degli animali non è un lusso. La politica deve decidersi a prenderne atto”.