Li chiamano gli angeli del centro regionale trapianti ed è lo staff medico che deve raccogliere il consenso delle famiglie alla donazione degli organi. Un compito durissimo che portano avanti con un solo obiettivo: salvare la vita di chi soffre e aiutare i parenti di chi sta perdendo il proprio caro a fare la scelta giusta, quel gesto d’amore che si chiama donazione degli organi. A Casa Minutella, nella puntata dedicata alla giornata nazionale della donazione degli organi del 24 aprile, è intervenuta Bruna Piazza, responsabile Centro regionale trapianti operativo.
“A noi tocca fare la domanda più difficile, e dobbiamo farla nel momento più brutto della vita di una famiglia. Da un lato dobbiamo comunicare la morte del parente, dall’altro dobbiamo fare la proposta di donazione”.
Si deve intervenire sul filo dei secondi: “la tempistica è molto contingentata, nell’arco delle sei ore del processo di accertamento dobbiamo fare la proposta di donazione, dobbiamo relazionarci con le famiglie e subito poco dopo dobbiamo offrire questa opportunità.
Esiste ancora oggi un problema culturale: “È vero la gente ha molta paura perché credo che non conosca la realtà della donazione degli organi. Così, inevitabilmente, quando non conosciamo qualcosa, quel qualcosa ci fa paura. Ecco perché come Centro Regionale Trapianti, insieme all’assessorato, uno dei nostri obiettivi fondamentali è proprio l’informazione. Deve essere semplice e chiara”.