I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere alcuni incendi di cataste di legna, le cosiddette vampe, ancora la scorsa notte nella zona di Brancaccio, Sperone, Zen, Borgo Vecchio. Alcuni ragazzini hanno lanciato pietre e qualche bottiglia contro le squadre antincendio scortate dalla polizia.

Qualche piccolo tafferuglio, ma meno rispetto alla violenza scatenata la sera del 18 marzo quando gruppi di minorenni incitati da adulti si sono scagliati contro le forze dell’ordine lanciando bottiglie di vetro, pietre, fumogeni da stadio e bombe carta. In alcune zone come nell’area del castello della Zisa gli oggetti lanciati hanno danneggiato alcune auto.

Nella zona dell’ospedale Civico sono state rimosse cataste ammassate addirittura nei pressi delle fermate al capolinea degli autobus. A breve distanza si è proceduto allo sgombero di un edificio abbandonato, chiuso da lucchetti, dove sono state trovate ammassate centinaia di porte, bancali, pedane, travi ed altro tipo di legno.

Tutte le operazioni, coordinate dall’alto dalla fondamentale assistenza fornita degli elicotteri dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, sono state documentate dalle riprese effettuate dal personale delle polizia scientifica. Grazie alle immagini degli incidenti si stanno cercando i responsabili delle aggressioni. Alcuni mezzi delle forze dell’ordine sono stati danneggiati e, nel corso degli interventi, gli agenti della squadra mobile ha identificato alcuni giovani tra i 18 ed i 19 anni.

Il sindacato di polizia Cosip

“Ogni anno a Palermo sempre la stessa storia: barbari rituali che non hanno più nulla di tradizionale, come quelli delle “Vampe di San Giuseppe” che, in più quartieri popolari della città, danno il pretesto per iniziare una vera e propria “guerriglia urbana” tra un numero sempre maggiore di “minori e delinquenti”, pronti ad approfittare di una ricorrenza religiosa per affrontare in campi di battaglia urbani le forze dell’ordine, chiamate ad intervenire nel tentativo di tutelare la sicurezza pubblica”. Lo dichiara Sergio Salvia segretario provinciale di Palermo del sindacato della polizia di Stato Coisp.

“Se è chiaramente identificabile la parte di società palermitana che vorrebbe fosse messa fine una volta e per tutte a queste vergognose giornate che precedono e concludono la festa di San Giuseppe – aggiunge Salvia -mi sembra che l’unico intervento politico sulla vicenda porti ad ipotizzare l’individuazione di 8 siti nei quali poter realizzare le vampe, forse nel timido tentativo di vicinanza agli elettori dei quartieri popolari della nostra città, che in queste giornate vorrebbero altissime cataste di legno pronte a bruciare senza nessuna sicurezza per l’ordine pubblico. Ci stupisce come non siano giunte manifestazioni di vicinanza ai tanti colleghi coinvolti in prima linea nella delicata e difficile gestione di questi servizi di ordine pubblico, sin dalle prime attività preventive di rimozione di ingenti cataste di legno, iniziate già la scorsa settimana, fino alle giornate calde del 18 e 19 marzo”.

 Consigliera di circoscrizione del Pd Tiziana Calabrese

“Quello a cui abbiamo assistito nelle ultime 48 ore in diversi quartieri relativamente alle “Vampe di San Giuseppe”, fa compiere alla nostra città pericolosi passi indietro. Abbiamo assistito non alla celebrazione di una Festa ma a vere a proprie scene di guerriglia urbana e questa è occasione di vicinanza al personale dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine che hanno profuso un lavoro non indifferente a difesa della pubblica incolumità e dell’ordine pubblico.

Non potendo permettere, dunque, che taluni continueranno ad usare il 19 marzo come teatro dell’anti cultura e dell’inciviltà, credo che l’Amministrazione comunale debba prendere una posizione decisa non solo su ciò che è accaduto ma anche a livello programmatico per il futuro. Sarebbe quindi opportuno lo studio di vere e proprie strategie che restituiscano il reale valore popolare e religioso, coinvolgendo con largo anticipo, le scuole, le alunne e gli alunni, le famiglie, le parrocchie ed i comitati di quartiere per un’organizzazione e uno studio comune della celebrazione, oltre all’individuazione di precisi luoghi del territorio dove poter celebrare la “Vampa” in totale sicurezza senza che la tradizione lasci spazio a scene di inciviltà. Questo significherebbe ampliare la promozione del territorio e della tradizione”. Lo dichiara la consigliera della Prima circoscrizione, Tiziana Calabrese (Pd).