Una rissa è stata segnalata la scorsa notte nei pressi della discoteca in via Pasquale Calvi a Palermo. Qui la scorsa settimana sempre sabato notte per un litigio è stato arrestato un giovane che avrebbe aggredito gli agenti intervenuti. I poliziotti sono arrivati davanti al locale con quattro volanti, ma della rissa non c’era più traccia. Sono stati sentiti diversi clienti per cercare di ricostruire cosa sia realmente accaduto. Sono in corso indagini.
Secondo una prima ricostruzione pare che un giovane sia stato aggredito da un gruppo di 5-6 ragazzi, dopo essere stato colpito aveva uno zigomo spaccato, problemi alla mandibola e denti saltati, è intervenuta un’ambulanza per trasportarlo in ospedale.
Sul posto successivamente sono arrivati anche i poliziotti che però non hanno trovato tracce della rissa davanti al locale. Gli agenti hanno ascoltato diversi clienti per cercare di ricostruire quanto accaduto. Sono in corso indagini.
Lo scorso 28 gennaio c’era stata una rissa e sempre nella discoteca in via Calvi. Sono intervenuti gli agenti di polizia di Stato che hanno arrestato un palermitano, accusato di resistenza e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale.
I poliziotti hanno notato l’addetto alla sicurezza della discoteca e un cliente discutere animatamente. Quest’ultimo, riferiva di essere stato aggredito senza motivo da una donna gli avrebbe provocato una vistosa ferita al viso e che si era allontanata poco prima del loro arrivo. Il giovane, apparso sin da subito nervoso e alquanto aggressivo,
L’uomo, in evidente stato di agitazione, forse infastidito per essere stato allontanato di qualche metro dal locale, avrebbe iniziato a inveire contro i poliziotti, aggredendoli. Da qui ne è scaturita una veemente colluttazione, sedata con non poche difficoltà. Gli agenti sono riusciti a mettere in sicurezza il giovane all’interno della vetura di servizio. Uno degli agenti ha riportato delle ferite che, presso un nosocomio cittadino, sono state giudicate guaribili in 20 giorni. Il provvedimento di arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Qualche giorno fa il tribunale del Riesame ha annullato l’imputazione per tentato omicidio per Manuel Catalano, il giovane che ha sparato alcuni colpi d’arma da fuoco la sera del 23 dicembre alla discoteca Mob di Carini durante una maxi rissa. I giudici hanno accolto il ricorso dell’avvocato Francesca Russo che ha dimostrato attraverso alcuni video come i colpi esplosi non sarebbero ad altezza d’uomo e che nella zona degli spari sarebbero stati trovati bossoli di una pistola a salve.
Catalano resta ancora in carcere con l’accusa di porto abusivo d’arma da fuoco e per accensioni ed esplosioni pericolose. Il giovane durante l’interrogatorio di garanzia aveva detto di aver trovato la pistola su un muretto davanti al locale e di aver sparato quei colpi in aria solo con l’intento di fermare la rissa per cercare di salvare un amico che non riusciva più a trovare e che sarebbe rimasto coinvolto nella rissa. La pistola non è mai stata trovata.