Quarta rapina nel giro di poche settimane in un centro scommesse a Palermo. Anche in questo caso un rapinatore armato di coltello ha fatto irruzione nell’agenzia Intralot di via Filippo Corazza. Una volta dentro ha minacciato i dipendenti e si è fatto consegnare i soldi in contanti. Sull’episodio indagano gli agenti della polizia di Stato che hanno acquisito le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza.
Lo stesso centro scommesse, circa due settimane fa, era finito nel mirino dei rapinatori che, in tre colpi, sono riusciti a portare via una bottino di oltre diecimila euro. Sui due casi indagano gli investigatori della polizia che hanno ascoltato il racconto dei dipendenti e analizzato i video ripreso dall’impianto di sicurezza.
Nei giorni scorsi un’altra rapina in via Simone Gulì, zona Acquasanta, a pochi passi dallo stabilimento della Fincantieri. Un uomo armato e con mascherina è entrato in una tabaccheria, ha puntato un taglierino contro il titolare e si è fatto consegnare circa 300 euro in contanti e alcune stecche di sigarette. Anche su questo episodio indagano gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale.
Arrestato anche un presunto autore “seriale” di rapine aggravate perpetrate ai danni di farmacie di Palermo. Con questa accusa la polizia di Stato ha fermato un uomo dopo aver svolto alcune indagini a seguito di numerosi colpi. Il fermo è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Palermo che ha emesso a carico dell’uomo la misura cautelare in carcere. L’attività investigativa, svolta dai Falchi della Squadra Mobile e dal Commissariato “Libertà”, coordinata dalla Procura, è stata sviluppata dopo numerose rapine e attraverso la raccolta e l’analisi dei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza dislocati nel perimetro dei luoghi teatro delle rapine.
Preziose anche le testimonianze delle vittime. L’indagato al momento, è solo sospettato di essere autore di sei rapine commesse nell’arco temporale tra dicembre 2021 e gennaio 2022.
Nelle immagini si vede l’autore delle rapine a volto parzialmente coperto e armato di punteruolo che fa ingresso all’interno delle farmacie e, dopo avere minacciato il farmacista presente al banco, riesce ad impossessarsi di quanto contenuto all’interno del registratore di cassa. Il bottino complessivo risulta pari a circa 3500 euro.