“Ci dispiace dover prendere atto che tutti i nostri appelli siano finora caduti nel vuoto. Abbiamo chiesto un incontro al presidente della Regione, Renato Schifani, richiamando lo spirito di collaborazione istituzionale al fine di individuare una soluzione per arginare gli extra costi su energia e rifiuti che ingessano i bilanci comunali , ma a tutt’oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta.
Gli assessori Falcone e Di Mauro ci avevano assicurato che , dopo aver “recepito il grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci” , avrebbero rifinanziato gli aiuti ai comuni per compensare gli aumenti dei costi a seguito del trasferimento all’estero dei rifiuti. Avevano, inoltre, confermato la dotazione di 60 milioni per mettere in sicurezza i bilanci delle amministrazioni locali e, soprattutto, per scongiurare aumenti dei tributi a carico dei cittadini. Ma queste promesse non hanno avuto seguito. Ci dispiace doverlo sottolineare a mezzo stampa, ma siamo a un passo dal default e dall’aumento generalizzato delle tasse e rimaniamo disorientati dal silenzio del Governo regionale”.
Queste le conclusioni del Consiglio regionale dell’Anci Sicilia che, riunitosi ieri , ha rinnovato la richiesta di un incontro con il Presidente della Regione.
“In assenza di una pronta risposta – ha concluso il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, Paolo Amenta – metteremo in campo iniziative di protesta non escludendo una mobilitazione permanente per evitare che le criticità da noi evidenziate si risolvano, come al solito, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini”.
La richiesta dell’Anci Sicilia in una nota inviata al presidente della Regione, Renato Schifani, al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, al presidente della I Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, e all’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, era stato molto chiara.
Con il decreto legge varato recentemente dal Consiglio dei ministri non ci sarà limite di mandato per i sindaci dei comuni fino a 5 mila abitanti e salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti. “In relazione a ciò – afferma Amenta, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – chiediamo al Parlamento regionale di procedere in tempi brevi all’approvazione della norma anche nell’Isola”.