Niente soldi per gli ammortizzatori sociali in deroga relativi al 2015. La Regione siciliana sembra intenzionata a non pagarli nonostante il diritto acquisito per legge da quasi ventimila lavoratori. Non ci sono i soldi e l’unico accordo che si è potuto chiedere riguarda esclusivamente l’indotto di Gela e di Termini Imerese, le due aree a rischio dove saranno utilizzati i fondi provenienti dalla Stato.
In provincia di Palermo sono oltre un migliaio i lavoratori che attendono lo sblocco dei decreti e principalmente si tratta di lavoratori del commercio, dell’edilizia, del settore metalmeccanico e di quello agricolo.
Per chiedere il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga del 2015 che spettano a una nutrita platea di lavoratori dei diversi settori oggi gli stessi mettono in scena un presidio dalle 9 alle 14,30 davanti al Dipartimento lavoro in via Trinacria.
“Da settimane Cgil Cisl e Uil chiedono risposte sia all’Inps che all’assessorato al Lavoro per capire quali siano i problemi che ostacolano l’emissione dei decreti. Non abbiamo ricevuto risposte. Sappiamo che le pratiche non vengono lavorate: non sono né accettate né rigettate. E’ tutto fermo. Vorremmo conoscere i motivi ufficiali di questo ritardo: la gente si rivolge disperata ai nostri uffici per chiedere novità sui pagamenti – dichiarano i responsabili del Mercato del Lavoro per Cgil, Cisl e Uil Palermo Alessina Gatto, Daniela Di Girolamo e Gianni Borrelli –”.
“Il problema non riguarda solo Palermo. Ieri anche Catania è scesa in piazza con un presidio di protesta in Prefettura e le altre province stanno organizzando manifestazioni di protesta. Chiediamo una risposta ufficiale. L’anno scorso furono stanziati complessivamente, tra fondi Pac e risorse nazionali, 200 milioni di euro. Quest’anno sappiamo che le risorse stanziate sono inferiori. Abbiamo chiesto di conoscere con esattezza importo degli stanziamenti e numero delle domande. Ma anche questa nostra richiesta di chiarimenti è rimasta senza risposta”.
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