Stop momentaneo nelle Aziende sanitarie e ospedaliere ai concorsi “già avviati o comunque in itinere – fatta esclusione dell’implementazione degli organici carenti e delle attività connesse all’emergenza pandemica – anche finalizzati all’attribuzione della direzione di unità operative complesse”. Lo prevede un vademecum anti-propaganda firmato dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, e trasmesso alle Asp e per conoscenza alle 14 Procure dell’isola.
Questo perché, scrive Razza nel documento, nelle prossime elezioni del 4 e 5 ottobre “potrà verificarsi che siano presenti nelle liste elettorali dipendenti del Servizio sanitario regionale e delle strutture private convenzionate”. Così per “tenere del tutto estraneo alla contesa il sistema sanità” si sospendono i concorsi.
Nel provvedimento, firmato anche dal dirigente generale Mario La Rocca, l’assessore sollecita le Asp a trasmettere un codice di comportamento per la campagna elettorale, rispettando cinque regole: nessuna inaugurazione di reparto; le attività sanitarie non potranno (né dovranno) essere turbate da iniziative di carattere propagandistico, ivi compresa la organizzazione di riunioni ed incontri; nessun nuovo contratto; vietato diffondere “santini”; si invitano i candidati, a richiedere un periodo di aspettativa e/o di usufruire dei giorni di permesso per la durata della campagna elettorale.
La competizione elettorale interesserà 61 comuni, i quali sarebbero dovuti andare al voto nel turno ordinario normale, ovvero quello dal 15 aprile al 30 giugno scorso. Il medesimo è stato spostato per legge e per via della diffusione del Covid-19 alla prima data utile. Pertanto tali elezioni saranno accorpate a quelle del 4 e 5 ottobre in primo turno e poi con ballottaggio il 18 e 19 ottobre prossimo. Tali elezioni interessano in definitiva tutti i comuni che andavano al voto in forma ordinaria e alcuni comuni che sono stati aggiunti per effetto di dimissioni dei sindaci
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