Clima infuocato in casa Amat. I sindacati dell’azienda di via Roccazzo hanno chiesto un incontro in Prefettura alla presenza del managament della società. Al centro delle preoccupazioni dei lavoratori c’è il mancato rinnovo degli accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori che fanno riferimento a bonus, buoni pasto, straordinari e tanto altro. Il primo tavolo di conciliazione si è rivelato un buco nell’acqua. La riunione, fissata per il 9 maggio, è stata infatti rinviata a data da destinarsi. Per il secondo incontro invece bisognerà aspettare la risposta dalla Prefettura, attesa entro la fine della settimana. Dopodichè, i rappresentanti dovranno decidere se proseguire la vertenza, potendo ricorrere a una nuova giornata di sciopero, o se fermarsi qui.
Lo scontro fra Comune ed Amat sui tagli al corrispettivo
A giocare un ruolo chiave nel rinvio del primo tavolo di conciliazione è stata la riunione che si è tenuta il 6 maggio. Un confronto nel quale l’assessore al Bilancio Brigida Alaimo avrebbe chiesto al presidente Giuseppe Mistretta di adeguarsi a quanto previsto dal piano di riequilibrio, riducendo del 10% il corrispettivo per il servizio di trasporto pubblico in città. Al momento, sulla questione le posizioni restano distanti. Ma fino a quando la questione non verrà chiarita, difficilmente si riuscirà a risolvere una matassa, come quella del rinnovo degli accordi di secondo livello, che va avanti addirittura dal 2007.
Il conto aperto con la Regione Siciliana
Il tempo intanto passa e i problemi restano praticamente sempre gli stessi. A cominciare dal conto di 12 milioni di euro che Amat ha aperto nei confronti della Regione Siciliana sui fondi covid. Dall’Ars non sono arrivate novità sulla norma interpretativa che servirà a sbloccare i dubbi aperti sulla normativa. Soldi che hanno pesato molto sul saldo negativo del bilancio 2022, chiuso addirittura con una perdita da 21 milioni di euro.
Continuano i problemi all’officina
C’è poi il tema relativo alla mancanza di personale all’interno dell’officina. Da fine marzo infatti, i contratti dei 37 lavoratori interinali si sono fermati. A causa di ciò, sono decine i bus costretti ai box per problemi meccanici. Fatto che logicamente si riversa sui mezzi a disposizione per corse giornaliere e, quindi, sull’utenza. Domenica 12 maggio, intorno alle 19, decine di persone attendevano il passaggio di un autobus nelle fermate di via Libertà.
Personale Amat spostato ad altri servizi
Con l’arrivo di migliaia di turisti in città, chiaramente aumenta la domanda di mezzi pubblici per spostarsi dalla città verso i luoghi di cultura o le borgate marinare di Palermo. E proprio la linea 806 è stata una di quelle che ha presentato, sia ieri che oggi, le maggiori criticità. Sulla questione, fonti sindacali fanno sapere che sono diverse decine i mezzi che rimangono ai box giornalmente. Alcuni autisti, a causa della carenze di mezzi, sono stati dirottati al servizio di controllo biglietti o ai servizi ausiliari alla rimessa di via Roccazzo. Una questione, quella dei meccanici, sulla quale si attende lo sblocco dei concorsi. Le commissioni sono state nominate già da alcune settimane, ma manca ancora il via libera definitivo.
All’orizzonte il fantasma di un nuovo sciopero
Disagi che si sommano alle preoccupazioni delle sigle sindacali. I rappresentanti dei lavoratori auspicano al più presto una soluzione a dei problemi che hanno portato a ben tre giornate di sciopero in questo 2024 (8 gennaio, 21 febbraio, 8 aprile). E potrebbero non essere le uniche. Se anche il secondo tavolo di conciliazione in Prefettura dovesse fallire, la possibilità che i sindacati possano ricorrere ad un nuovo stop ai mezzi si potrebbe fare più concreta.
Commenta con Facebook