L’Amministrazione Comunale non li incontra e i sindacati di Amat decidono di proseguire la protesta ad oltranza. Nulla di fatto sulla vertenza relativa agli accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori associabili a benefit quali buoni pasto, ferie e tanto altro sui quali manca un rinnovo addirittura dal 2007. Ma nemmeno dopo il terzo sciopero condotto dall’inizio del 2024 si è mosso qualcosa. La priorità degli uffici sembra quella di risolvere i problemi legati al bilancio 2022, chiuso con un passivo da 21 milioni di euro. Perfino l’iter del contratto di servizio ha subito una posticipazione a fine dicembre, anche a causa del mancato invio di alcuni documenti chiesti più volte ad Amat dal Capo Area dell’Ufficio Mobiità Alessandro Carollo. Così, i sindacati hanno annunciato la prosecuzione della protesta. Ciò nonostante gli ultimi incontri effettuati in III Commissione sul contenzioso con la Regione Siciliana e sul servizio dell’emissione dei pass della Ztl.
La nota dei sindacati Amat
Tematiche sulle quali i sindacati si sono più volte espressi richiamando l’attenzione dell’Amministrazione. Ma ciò non è bastato ad oggi ad evitare una nuova fase della protesta. Una decisione che Filt Cgil Palermo, Fit Cisl Palermo Trapani, Uiltrasporti Sicilia, Faisa Cisal, Cobas e Orsa Tpl hanno comunicato in una nota congiunta. “Nei prossimi giorni saranno rese note dalle organizzazioni sindacali le modalità dell’ulteriore azione di sciopero che sarà proclamata, nei termini di legge, preannunciando purtroppo una estate di continui sacrifici per l’utenza. Tutto questo – aggiungono – considerata l’insensibilità politica ed amministrativa di chi raddoppia ad ogni protesta la propria assenza nel confronto”. Al momento, non c’è ancora una data della quarta azione di sciopero, anche se si vocifera possa essere convocata di sabato.
L’attacco al Comune
“Ci sono stati ancora disagi per i cittadini, che non hanno potuto fruire dei servizi di trasporto, e per i quali i primi a dolersene sono proprio i lavoratori dell’azienda di trasporto della città di Palermo. Ma ancora una volta – evidenziano i sindacati – i rappresentanti della città hanno ritenuto opportuno disattendere i diritti dei lavoratori e questa volta, oltre a non avere risposte utili all’apertura costruttiva di un tavolo di confronto, il socio unico, il Comune di Palermo, e l’azienda, non si sono presentati a un atto istituzionale dovuto, l’incontro con i sindacati, per parlare, dialogare, portare soluzioni, tentare di porre fine ad una vertenza dolorosa per i lavoratori dell’Amat ma soprattutto per i cittadini i quali continuano a subire disservizi”.
“Amministrazione autoreferenziale”
“Tutto questo – concludono le sigle dei lavoratori – perché abbiano un governo cittadino che sembra non contemplare le esigenze complessive della città, che sono stati chiamati a guidare. Al terzo sciopero i lavoratori hanno ricevuto conferma di un’amministrazione cittadina e aziendale autoreferenziale e poco incline a sentire le ragioni di chi lavora per i servizi alla città”.
Gestione Ztl verso ritorno al Comune di Palermo
Oltre alla questione relativa agli accordi di secondo livello, sul tavolo del Comune c’è il caso relativo al bilancio 2022, chiuso con una perdita da 21 milioni di euro. Oltre alle perdite strutturali dettate dal tram e al contenzioso (a quanto sembra in via di risoluzione) con la Regione Siciliana, figurano anche 3,4 milioni di euro relativi al mancato versamento dell’IVA all’erario sui pass ZTL. Fatto di cui si è discusso oggi in un’audizione che il presidente di Amat Giuseppe Mistretta ha tenuto in III Commissione Consiliare. Un tavolo di confronto al quale era presente l’assessore Maurizio Carta. Per il passato ormai si può fare poco se non pagare, magari attraverso una possibile rateizzazione dei costi. Per il futuro invece, l’ipotesi più accreditata parla di una possibile restituzione del servizio al Comune di Palermo.
Un’ipotesi auspicata fermamente anche dai sindacati di Amat e sulla quale sembra esserci ampia convergenza. A spiegarne le ragioni è la presidente dellla III Commissione Sabrina Figuccia. “L’assessore Maurizio Carta, presente stamane durante l’audizione, ha prospettato una possibile soluzione per il futuro, ovvero trasferire al Comune la gestione diretta dell’intera Ztl, così da evitare il pagamento dell’Iva in quanto ente pubblico. Chiaramente, le incognite sono tante, a cominciare dai tempi di quest’operazione, considerato che bisognerebbe modificare il contratto di servizio tra Comune e Amat”.
Il passivo da oltre tre milioni di euro
Intanto, per Amat c’è da fare i conti con il pregresso da pagare. “Il presidente Mistretta ha comunicato che l’Agenzia delle Entrate, dopo un’ispezione negli uffici aziendali di via Roccazzo, ha richiesto il pagamento dell’IVA dei pass auto per la Ztl. Una somma “monstre” – sottolinea Sabrina Figuccia – che ammonterebbe a circa 3,4 milioni di euro e che riguarda il periodo cheva dal 2018 ad oggi. Un vero e proprio salasso che rischia di mandare agambe all’aria i conti dell’Amat“.
Gli sviluppi sul contenzioso con la Regione Siciliana
Fra gli argomenti trattati durante la riunione c’è stato anche un focus sulle risorse che la Regione Siciliana dovrebbe erogare in merito al cosiddetto fondo “vuoto per pieno”, ovvero somme che il Governo Nazionale ha riconosciuto a titolo di compensazione per le limitazioni imposte durante l’emergenza covid-19. Cifra che, fra risorse già erogate ed altre da corrispondere, pesa per circa 12 milioni di euro sul bilancio 2022. Per sbloccare la situazione serve una norma interpretativa da votare all’Ars. Un iter atteso da mesi ma sul quale, ieri, sono filtrate novità importanti.
A darle sono stati i componenti della III Commissione Consiliare del Comune di Palermo, in seguito al vertice tenuto questa mattina con la Commissioni Trasporti dell’Ars. “Abbiamo avuto rassicurazioni dai colleghi dell’Assemblea regionale che questa norma avrà una corsia privilegiata affinchè venga approvata al più presto, prima appunto dalla Giunta regionale e poi subito dopo dalle Commissioni al ramo e dalla stessa Ars“.
Possibile voto all’Ars fra fine aprile ed inizio maggio
Rimangono dubbi sulle tempistiche, vista anche la futura presenza delle festività del 25 aprile e del 1 maggio. Realisticamente, la norma dovrebbe arrivare all’Ars per l’approvazione fra fine aprile e di inizio maggio, ovvero prima della riunione fra il CdA di Amat e il Comune di Palermo stabilita per il prossimo 6 maggio. Intanto domani è atteso il vertice fra i capigruppo del Consiglio Comunale e i sindacati di Amat. All’ordine del giorno rimane il futuro degli accordi di secondo livello e un possibile incontro da organizzare con il sindaco Roberto Lagalla.
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