E’ vigilia dello sciopero in casa Amat. Autisti e dipendenti della società Partecipata di via Roccazzo si apprestano ad incrociare le braccia nella giornata di mercoledì 21 febbraio. Uno stop ai mezzi e al lavoro amministrativo che durerà otto ore (dalle 9 alle 17) e che arriva a circa quarantacinque giorni di distanza che coinvolse l’intero personale aziendale. Una prova di forza che potrebbe ripetersi anche domani, giornata nella quale è stato convocato un corteo di protesta fra le strade della città.

La protesta in casa Amat

A convocare la manifestazione sono stati i rappresentanti sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti. L’Assemblea dei lavoratori è convocata per le 10.30 in piazza Croci. Il corteo, secondo programma, dovrebbe partire intorno alle 11 per dirigersi successivamente a Palazzo Galletti, sede istituzionale del sindaco di Palermo Roberto Lagalla posta in piazza Marina. Qui i lavoratori vorrebbero avere un incontro con il primo cittadino.

I sindacati chiedono di incontrare Lagalla

“A fine corteo davanti palazzo Galletti chiederemo una convocazione del sindaco Lagalla – spiegano i sindacati -. Oltre al tema centrale del contratto di servizio, attendiamo molte risposte come quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è. L’istituzione del buono pasto. La revisione dell’indennità e super bonus. E necessario, infatti, lo ribadiamo, che ai lavoratori venga riconosciuto l’adeguamento delle retribuzioni divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita. Amat intanto continua a ricevere imposizioni di pagamento per tributi al di sopra di ogni sostenibilità economica. Questa situazione ricade negativamente non solo sui lavoratori dell’Amat che ne stanno subendo le relative conseguenze, ma anche sui cittadini che ne pagano il costo più alto vista la progressiva riduzione del servizio loro giornalmente erogato con una media attuale di 150 bus contro i 300 bus di una volta”.

Stop ai mezzi di otto ore

I mezzi rimarranno così in via Roccazzo. Fatto che causerà logicamente disagi all’utenza. Il blocco dei mezzi è infatti indetto dalle ore 9 alle ore 17. Otto ore nelle quali chi si muoverà con i mezzi pubblici dovrà fare a meno degli autobus per recarsi a lavoro o svolgere le proprie mansioni quotidiane. Uno stop indetto per le crescenti preoccupazioni dei sindacati. Rimostranze peraltro espresse in una riunione tenutasi venerdì mattina fra le sigle dei lavoratori e i rappresentanti dell’azienda. All’ordine del giorno i problemi legati alla posizione lavorativa dei 37 operai dell’officina di via Roccazzo, nonchè la volontà di avere maggior approfondimenti non solo sullo stato economico-finanziario dell’azienda, anche in vista del futuro potenziamento a cui andrà incontro il sistema tram di Palermo, ma anche e soprattutto del piano industriale 24-26 in corso di redazione.

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