Sessantacinque autobus in meno: è questo il bilancio negativo offerto quest’oggi da Amat, società Partecipata che si occupa del servizio di trasporto pubblico a Palermo. A fornire questi dati sono le organizzazioni sindacali attraverso una nota congiunta. Un problema nato, come raccontato dalla redazione di BlogSicilia, dallo stop ai contratti agli ex 37 meccanici a tempo determinato. Era fine marzo. Da allora, l’officina di via Roccazzo è rimasta a corto di personale, con la relativa conseguenza che, in caso di guasto, gli autobus rimangono fermu in rimessa. Fatto che ha provocato una progressiva e sostanziale riduzione delle corse.
Oggi i sindacati hanno deciso di dire basta, puntando il dito contro i rallentamenti sul concorso per assumere nuovo personale in officina. “Anche oggi Amat ha fornito alla città 65 bus in meno rispetto alla programmazione già di per se insufficiente. Questi sono i risultati di alcune delle scelte aziendali irresponsabili che da tempo contestiamo. Sin dall’inizio di quest’anno abbiamo sospinto il CdA dell’azienda ad accelerare l’espletamento del concorso degli operai d’officina che invece è stato frenato e ad oggi stagnante. Col risultato di avere una officina senza meccanici per manutenere i mezzi”.
I disagi sono evidenti soprattutto nelle linee periferiche e durante i weekend. Giorni festivi in cui il numero di corse si riduce ulteriormente. “ Il prezzo lo sta pagando la qualità e la quantità di servizio ai cittadini e la sicurezza degli autisti, alla guida dei pochi bus, che dovranno subire le invettive di una utenza giustamente inferocita per le tante e troppe attese alle fermate. Quando il cambio di rotta? perchè questo immobilismo? Perchè le organizzazioni sindacali non vengono ascoltate?”, si chiedono le sigle dei lavoratori. Scelte che, a loro giudizio, avranno conseguenze anche sul piano economico. “Oltre al disagio procurato ai cittadini per la penuria di mezzi al loro servizio, tale condizione sta peggiorando anche i conti coi quali ci si dovrà confrontare in sede di redazione di bilancio 2024. Ciò in quanto la soppressione di servizio attuale comporterà contestualmente minori risorse trasferite dal Comune e dalla Regione Siciliana. Con buona acquiescenza per i conti del Comune di Palermo che continuerà a risparmiare sulla partecipata di trasporto”.
Da fine marzo l’officina di Amat si trova a corto di personale. Ciò soprattutto a causa della fine dei contratti per gli ex 37 lavoratori interinali. Molti di loro hanno raggiunto infatti il limite 24 mesi di lavoro, ovvero il massimale concesso dal contratto a tempo determinato. Adesso c’è da attendere lo sblocco del concorso avviato a gennaio. Sulla questione da fonti Amat si apprende che “le procedure di concorso sono già avviate. Ci sono sei commissioni costituite, nelle quali in ognuna di esse figura un professore universitario. Sono arrivate centinaia di domande. Servirà del tempo”. Sul fronte degli autobus, l’azienda dovrebbe ricevere a fine mese una fornitura di bus elettrici. Pacchetto peraltro già inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Mezzi che, sulla carta, dovrebbero entrare in servizio entro metà gennaio, controbilanciando così la carenza di mezzi dettata da guasti. Ciò, almeno, fino alla conclusione del concorso per i nuovi meccanici.