“Se qualcuno pensa che si possa giocare con due mazzi di carte, a scapito dei lavoratori dell’Amat, sbaglia di grosso”. È quanto afferma Antonino La Barbera, segretario regionale dei Cobas del Lavoro privato, stigmatizzando il comportamento delle sigle sindacali che hanno disertato la riunione convocata lunedì dall’azienda.
“Il direttore generale dell’Amat Gianfranco Rossi – spiega La Barbera – ha programmato una riunione con all’ordine del giorno temi importanti per il futuro dell’Amat e dei suoi dipendenti, alla quale si sono presentati solo Cobas e Ugl. Gli altri sindacati, che evidentemente pretendono tavoli separati, hanno invece bussato alla porta del presidente Gristina. Il quale, in modo istituzionalmente poco corretto, li ha ricevuti. Una condotta inopportuna che, tra l’altro, ha creato seri momenti d’imbarazzo. Non solo tra di noi”.
Ecco perché, sottolinea ancora La Barbera, “se da un lato abbiamo constatato la buona volontà da parte del direttore Rossi, dall’altro ci lascia quantomeno perplessi l’atteggiamento della ‘parte politica’ dell’azienda”.
“Noi abbiamo rispettato la parola data revocando lo sciopero – aggiunge Corrado Di Maria, segretario provinciale Ugl-Autoferrotranvieri – perché l’azienda ci ha assicurato una rimodulazione del programma d’esercizio. Sia chiaro che non firmeremo mai l’accordo sui turni, che ha causato danni sotto gli occhi di tutti. Resta inteso – conclude Di Maria – che nel caso in cui non dovessero essere rispettati gli impegni, siamo pronti a riprendere la protesta”.
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