Sono in stato di agitazione i lavoratori di Amat. A dichiararlo sono state le segreterie provinciali dei sindacati dell’azienda trasporti di Palermo, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas e Orsa, dopo aver “più volte ribadito diverse preoccupazioni sullo stato di salute generale e il futuro di Amat e avanzato proposte, senza ottenere mai risposte, per razionalizzare costi e aumentare i ricavi”.
Fra le motivazioni delle rivendicazioni le parti sociali elencano: “il ritardo nella firma del nuovo contratto di servizio; del nuovo piano industriale e del piano di risanamento; del rilancio dell’impianto commerciale; l’urgente inascoltato bisogno di nuovo personale in particolare autisti; il mancato turn over per diverse figure professionali: la costosa esternalizzazione di alcuni servizi”.
“Se non otterremo presto una convocazione – concludono i sindacati di Amat – siamo pronti ad indire lo sciopero di tutti i lavoratori. Il capitale sociale che era di 99 milioni di euro si è ridotto a 36, chiediamo subito la ricapitalizzazione. La situazione non può continuare, ormai in autoparco restano ogni giorno per mancanza di personale, ben 50 vetture, la nostra protesta è anche a tutela dei cittadini che hanno diritto a un servizio efficiente”.
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