Lunedì 8 gennaio, le Organizzazioni aziendali, Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas e Orsa, hanno indetto uno sciopero della durata di 4 ore, dalle ore 9 alle 13. E’ quanto si legge in una nota dell’Amat, azienda di trasporto pubblico locale della città di Palermo.
In tale fascia oraria, sottolinea la nota, saranno quindi possibili cancellazioni di corse e disservizi sull’intera rete del trasporto pubblico operata da Amat (bus e tram). Saranno inoltre possibili disagi, nel corso della giornata, anche per le biglietterie fisiche e per gli uffici commerciali, conclude la nota.
L’appello del Pd
“Esprimiamo solidarietà ai lavoratori dell’Amat che lunedì prossimo 8 gennaio saranno costretti a scioperare dalle ore 09.00 alle ore 13 per essere ascoltati dall’Azienda e dal Comune di Palermo. Chiediamo al Sindaco Roberto Lagalla di convocare urgentemente le organizzazioni sindacali di categoria per trovare un’intesa utile a scongiurare lo sciopero che sarebbe causa di disservizi, con conseguenze negative per i cittadini e per le attività produttive. Le ragioni rappresentate dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Amat, nel corso della riunione del 24 novembre scorso con i rappresentanti dell’Azienda e del Comune di Palermo, per il riconoscimento di diritti contrattuali, meritano l’attenzione del sindaco per un’auspicabile soluzione della vertenza che diversamente potrebbe portare, comprensibilmente, ad ulteriori scioperi e quindi ad ulteriori disservizi.”
Lo dicono i consiglieri comunali del Partito Democratico di Palermo Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Giuseppe Lupo, Teresa Piccione.
Lo stop di 4 ore
Stop di quattro ore ai mezzi dell’Amat, a Palermo. Gli autisti della società Partecipata che si occupa della gestione del trasporto pubblico in città incroceranno le braccia per quattro ore nella giornata di lunedì 8 gennaio. Ciò per far fronte, a loro dire, alla mancanza di risposte da parte dell’Amministrazione Comunale rispetto al rinnovo del contratto aziendale. Inevitabili le ripercussioni sul servizi, con relativi disagi per l’utenza. Fatto per il quale i sindacati “chiedono anticipatamente scusa ai cittadini”.
“Purtroppo – aggiungono in una nota congiunta – all’ultima riunione del 24 Novembre scorso con l’azienda ed il socio unico il Comune di Palermo sia il Presidente dell’Amat, ma anche il Direttore Generale del Comune in rappresentanza del socio, non hanno accolto le richieste dei lavoratori in riferimento al rinnovo del contratto aziendale. Ma cosa ancora più grave non sono state prese in considerazione, né ponderate le richieste presentate dalle organizzazioni sindacali per conto dei lavoratori”.
Le rivendicazioni dei lavoratori
Fra queste rientravano un aumento degli stipendi dei dipendenti, fermo da anni nonostante il caro-vita e l’attuale momento d’inflazione, la necessità di aumentare le corse giornaliere dei mezzi nonchè la sempiterna questione aperta dei bilanci aziendali. Fatto ribadito anche nella riunione tenuta lo scorso 24 novembre alla presenza del neo direttore generale Eugenio Ceglia, nel quale hanno segnalato un’incertezza sull’esito della questione.
Elementi per i quali, in buona sostanza, “ai lavoratori non hanno lasciato alcuna chance per tutelare i propri diritti se non quella di dover ricorrere, nei termini di legge, ad incrociare le braccia in dispregio dei disservizi che subiranno i cittadini di Palermo. Ad oggi non abbiamo più ricevuto alcuna inversione di tendenza da parte dell’azienda e pertanto i lavoratori non potranno che avviarsi col nuovo anno ad un 2024 carico di tensione concatenata a ripetute astensioni dal lavoro con le quali tuteleranno il loro diritto ai riconoscimenti contrattuali attualmente negati”. A tal proposito, i sindacati hanno annunciato che eventuali mobilitazioni successive a quella dell’8 gennaio saranno di otto ore consecutive.
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