E’ il giorno dello sciopero dei dipendenti dell’azienda Amap. I lavoratori che si occupano della gestione del servizio idrico di Palermo e provincia si sono dati appuntamento questa mattina, a partire dalle 8, davanti alla Prefettura di via Cavour. Le sigle sindacali incontreranno, nel corso della mattinata, il prefetto Maria Teresa Cucinotta. Fra le richieste dei manifestanti quella dello sblocco dei conti correnti della società Partecipata del Comune di Palermo, al fine di garantire il pagamento degli stipendi e la continuità della gestione operativa dell’azienda. Un blocco derivato dal sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro emesso dal gip di Palermo qualche giorno fa, su richiesta della procura europea.

Terrani (Uil): “Senza soldi non si può garantire servizio”

Amap sciopero Prefettura

La preoccupazione sui volti dei dipendenti è evidente e trapela anche dalle parole dei sindacalisti dell’azienda. Come Maurizio Terrani, segretario regionale della Uiltec Uil, che invita le istituzioni a fare presto sulla vicenda Amap. “Siamo molto preoccupati. L’aggressione ai conti correnti di Amap non ha permesso l’erogazione degli stipendi e non permetterà la prosecuzione del servizio. Non potendo più operare con le risorse aziendali, non saremo in grado di far fronte a tutte le spese che incombono quotidianamente per forniture, prestazioni e per la gestione ordinaria e straordinaria che Amap porta avanti tutto l’anno. Facciamo appello alla sensibilità della Prefettura e delle istituzioni – conclude Terrani – al fine di tornare ad una gestione normale e sana come quella di Amap. Il conto non lo possono pagare i dipendenti di Amap”.

Guzzetta (Cgil): “Trovare alternative al blocco dei conti”

Il problema riguarda il blocco dei conti aziendali predisposto dalla magistratura. Fatto che impedisce all’azienda di potere operare con le risorse a disposizione. Servono alternative, così come chiesto da Calogero Guzzetta, segretario generale della Filctem Cgil Palermo. “Crediamo che la magistratura debba fare il suo corso, ma questo provvedimento penalizza non soltanto i lavoratori, che in assenza di stipendio hanno più di un problema, ma anche la cittadinanza palermitana e dei 40 comuni che sono seguiti da un punto di vista dell’erogazione del servizio. Il blocco dei conti correnti impedisce l’operatività dell’azienda in tutti i sensi: dalle manutenzioni ordinarie ai lavori straordinari, passando dall’assegnazione alle ditte in appalto e dal carburante da mettere nei mezzi. E’ un problema che va risolto, individuando soluzioni alternative al blocco dei conti correnti. Si può immaginare di aggredire una parte patrimoniale di Amap, se c’è bisogno di garanzie per la magistrature, sbloccando l’operatività dell’azienda“.

Abramo (Cisl): “Senza soldi, Amap è finita”

Amap sciopero Prefettura

Serve quindi un impegno istituzionale per trovare delle alternative. Fatto auspicato anche da Ignazio Abramo, esponente della Femca Cisl. “Sono sicuro che le istituzioni faranno il loro lavoro sul fronte legale, aspetto di cui noi dipendenti non siamo partecipi ma dal quale ne stiamo avendo un grosso disagio. Mi auguro che le istituzioni possano portare i sostentamenti economici necessari, senza i quali l’azienda piò fare ben poco. Siamo sicuri che il Prefetto farà prevalere il buon senso e svincolerà queste risorse a vantaggio di Amap, della cittadinanza di Palermo e Provincia e per le persone che continuano il loro impegno lavorativo con dignità. Senza soldi, l’Amap è finita“.

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