“Non è prevista nessuna privatizzazione del settore depurazione dell’Amap”. Lo dichiara in una nota l’amministratore unico dell’azienda Alessandro Di Martino, rispondendo alle preoccupazioni espresse nella giornata di lunedì 21 marzo dai componenti della III Commissione consiliare e del mondo sindacale, relative ad una esternalizzazione del servizio. Voci che l’esponente della Partecipata di via Volturno smentisce con forza.
Una vicenda, quella relativa al settore depurazione, che l’amministratore unico di Amap spiega così. “L’azienda analogamente ad altri gestori nazionali, ha solo bandito una gara di rilievo comunitario per l’affidamento di servizi di conduzione e lavori relativamente ad alcuni impianti e per un periodo di tempo ben limitato, senza alcun rischio di privatizzare servizi né per i livelli occupazionali dell’Amap. Chi conosce la storia di questa gestione di Amap non può aver alcun dubbio o timore su rischi di privatizzazione.“
“Siamo in presenza – conclude – di una polemica ed un allarmismo del tutto ingiustificati, frutto di una lettura imprecisa dei provvedimenti adottati e delle informative date. Non è infatti prevista e non si sta attuando alcuna privatizzazione del settore depurazione dell’Amap.”
Il riferimento del presidente Di Martino è a quanto è avvenuto nella seduta della III Commissione consiliare del Comune di Palermo. Nella seduta del 21 marzo, il presidente Paolo Caracausi e i componenti Elio Ficarra, Massimo Giaconia, Caterina Meli e Concetta Amella, hanno incontrato le sigle sindacali dell’azienda. Ciò al fine di porre l’accento sulla situazione organizzative e strutturale della Partecipata.
“Preoccupa la decisione dell’azienda di esternalizzare i servizi di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di depurazione nei comuni della provincia – hanno dichiarato i consiglieri in una nota -. Questa sarebbe una strada che porterebbe di fatto alla privatizzazione di Amap cui troverebbe, naturalmente, la nostra ferma opposizione. Per questo aspetto ed anche per quello legato alla modalità della lettura dei contatori e della rete idrica, chiediamo l’immediato intervento dell’amministrazione comunale. Ciò affinchè si possa avviare un tavolo di lavoro per scongiurare l’ipotesi di ulteriore esternalizzazione di servizi. E per portare avanti una vera riorganizzazione del personale a difesa della forza lavoro in atto e per mantenere pubblico il servizio”.