L’Amap verso una paventata privatizzazione continua ad essere ancora un tema caldo sul piatto della politica palermitana. Ci sarebbero nuovi indizi che continuano ad alimentare i dubbi. “L’allarme lanciato dai sindacati sull’esternalizzazione dei servizi da parte di Amap non solo è fondato ma merita come minimo un approfondimento”: lo afferma l’europarlamentare Francesca Donato, candidata a sindaco di Palermo. “La partecipata del Comune di Palermo – spiega la deputata europea –  ha infatti emesso un nuovo bando di gara per assegnare a ditte esterne la gestione dei servizi di depurazione degli impianti idrici, con la motivazione di una dichiarata carenza di personale”.

Motivo che non convince

Motivazione che però non è convincente secondo l’europarlamentare: “Ciò accade – aggiunge – dopo l’avvenuta assunzione di lavoratori a copertura dei posti necessari e della comunicazione di aver effettuato la riorganizzazione del servizio di depurazione. La scelta di esternalizzare il servizio, dunque, pare difficilmente giustificabile e segue una serie di analoghi provvedimenti già adottati dalla medesima amministrazione”.

Il timore

Per la candidata a sindaco della lista “Rinascita Palermo” il timore è che l’obiettivo sia la totale privatizzazione dell’azienda, tramite un progressivo svuotamento delle sue funzioni e delle sue risorse. “A questo punto – conclude la Donato – mi aspetto dai vertici aziendali una spiegazione più esauriente di quella fornita sinora, atteso che nulla mi aspetto dall’attuale amministrazione comunale”.

Le smentite dei giorni scorsi

Nei giorni scorsi i vertici della municipalizzata avevano smentito questa ipotesi: “Non è prevista nessuna privatizzazione del settore depurazione dell’Amap” aveva dichiarato l’amministratore unico dell’azienda Alessandro Di Martino, rispondendo alle preoccupazioni espresse dai componenti della III Commissione consiliare del Comune di Palermo e del mondo sindacale, relative ad una esternalizzazione del servizio. Voci che l’esponente della partecipata di via Volturno smentisce con forza. Una vicenda, quella relativa al settore depurazione, che l’amministratore unico di Amap ha spiegato così: “L’azienda analogamente ad altri gestori nazionali, ha solo bandito una gara di rilievo comunitario per l’affidamento di servizi di conduzione e lavori relativamente ad alcuni impianti e per un periodo di tempo ben limitato, senza alcun rischio di privatizzare servizi né per i livelli occupazionali dell’Amap. Chi conosce la storia di questa gestione di Amap non può aver alcun dubbio o timore su rischi di privatizzazione”.

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