La chiamano Superluna. In realtà è sempre lei, il nostro satellite naturale che continua a ruotare regolarmente intorno alla Terra. Un termine non astronomico, per definire la coincidenza di una Luna piena con la sua minore distanza dalla Terra. Lunedì, soprattutto in serata, la vedremo più grande e luminosa del solito. E’ un fenomeno che si verifica con regolarità periodica, perché la luna non compie un’orbita attorno alla Terra perfettamente circolare, bensì ellittica, cioè un po’ allungata, ma questa sarà la più grande e luminosa degli ultimi 68 anni. Per vederne un’altra simile dovremmo aspettare altri 18 anni, fino al 2034.
Il perigeo lunare
La cosiddetta Superluna sarà così grande e luminosa perché, quando sarà nella fase di plenilunio, in contemporanea si troverà nel perigeo lunare (questo è il termine scientifico), ovvero nel punto della sua orbita più vicino alla Terra. «Anche se di poco, ma il tutto è riferito in termini astronomici – ci dice l’astrofisico Gianluca Masi, che dirige e coordina le attività del Virtual Telescope – perché nella sua orbita ellittica, la luna quando ci è più vicina, cioè all’apogeo, dista da noi 356.511 chilometri, e quando è più lontana ne dista 406mila. Quindi, sono circa 50mila chilometri di differenza, che però equivalgono a quattro volte il diametro della Terra». In realtà, quando ci si riferisce alla distanza Terra-Luna, con i “classici” 384.000 chilometri, ci si riferisce alla distanza media.
Il momento più bello
Una Superluna è il 14% più grande e il 30% più luminosa rispetto a tutte le altre. Secondo i tecnici della Nasa la Luna diventerà piena circa due ore dopo il suo passaggio nel perigeo. Raggiungerà il massimo alle 12.24, ora italiana di lunedì 14 novembre, ma, sperando nelle favorevoli condizioni meteo, sarà possibile ammirarla come una palla molto grande nel cielo per tutta la serata. Non sarà solo la Luna più vicina del 2016, ma anche quella più grande del 21° secolo.
Da dove vederla
Secondo gli ultimi aggiornamenti meteo sarà possibile vederla al Nord e in Toscana, mentre su medio Adriatico, Sud e Isole molto probabilmente ci saranno nubi e piogge. Vicino alla Luna ci saranno anche le Pleiadi, le cosiddette 7 sorelle. Masi assicura che lo spettacolo è garantito ed ha un certo fascino: «E’ un opportunità per volgere lo sguardo al cielo. Vedere la Luna piena così grande, nel cielo sopra i monumenti di Roma o di altre città italiane, è molto suggestivo. E poi ci fa anche venire in mente che questo, a tutt’oggi, è l’unico corpo celeste che sia stato esplorato direttamente dall’uomo».
La Superluna sul web con Virtual Telescope
Chi non avrà possibilità di vederla ad occhio nudo potrà connettersi al sito del Virtual Telescope, collegato fin dalle 17 per dare la possibilità di osservare la Luna in dettaglio. È un vero e proprio telescopio, nella zona del frosinate, al quale sono collegati terminali web in grado di offrire la possibilità a chiunque di osservare fenomeni astronomici di vario tipo. Di recente, è capitato con l’Asteroid Day, le perseidi, eclissi di luna e di sole, e altri eventi della volta celeste.
Il party sulla spiaggia
La Superluna ha dato origine in tutto il mondo agli appuntamenti più diversi, da quelli scientifici come a Napoli, dove l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), in collaborazione con l’Unione Astrofili Napoletani (Uan), organizza una serata di apertura speciale al pubblico, agli eventi nati anche sul web, come su Facebook. Tra queste spicca certamente quella organizzata in Australia, dove sono già 11mila i partecipanti a “Supermoon on the beach” sulla spiaggia di Bronte a Sidney.
Le prossime
Per vedere nei prossimi anni una Superluna così bisognerà aspettare il 25 novembre 2034. Quelle precedenti, il 2 gennaio 2018 e poi il 21 gennaio 2023, non saranno altrettanto spettacolari.